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Basilicata. Stimati 23 mln di tagli alla sanità


A questi si aggiungerebbero i 12-15 milioni per i farmaci innovativi per la cura dell'Epatite C, che in Basilicata nel 2015 dovrebbero riguardare circa 500 pazienti. Lo ha spiegato il dirigente dell'Ufficio Finanze del Servizio sanitario regionale, Stefano Lorusso, intervenendo in Commissione Bilancio del Consiglio.

30 OTT - I tagli del governo al fondo per la sanità delle Regioni produrranno una diminuzione dei trasferimenti anche per la Basilicata: nel 2015 la stima per il momento (i dati certi si conosceranno solo fra alcune settimane) è di circa 23 milioni di euro in meno, a cui si dovrebbe aggiungere una diminuzione ulteriore tra i 12 e i 15 milioni di euro "per effetto delle nuove norme sui farmaci innovativi per la cura dell'Epatite C, che in Basilicata nel 2015 dovrebbero riguardare circa 500 pazienti". A spiegarlo è stato il dirigente dell'Ufficio Finanze del Servizio sanitario regionale, Stefano Lorusso, intervenendo ieri alla riunione della seconda Commissione permanente del Consiglio regionale della Basilicata.

L’organismo presieduto da Gianni Rosa (Lb-Fdi) ha voluto conoscere i contenuti delle direttive emanate dal Dipartimento Salute alle Aziende sanitarie in materia di contenimento della spesa sanitaria a seguito dell’intesa raggiunta nella Conferenza Stato – Regioni il 2 luglio scorso, cioè prima che fossero noti gli ulteriori tagli alla spesa sanitaria nazionale. “In base a quella intesa – ricorda una nota del Consiglio - la Regione ha chiesto alle Asl di razionalizzare la spesa per beni e servizi, ricoveri e prestazioni di specialistica ambulatoriale, farmaceutica territoriale ed ospedaliera, per produrre nel secondo semestre del 2015 un risparmio di 12 milioni di euro (6 milioni di euro all’Asp, 3 milioni di euro all’Asm, 2 milioni di euro all’ospedale San Carlo e 1 milione di euro all’Irccs – Crob). Ad oggi sono pervenuti i piani di contenimento della spesa dell’Asm (per 3 milioni di euro) e del San Carlo (per 1,4 milioni di euro a cui potrebbero aggiungersi altre misure), mentre l’Asp e l’Irccs – Crob non hanno ancora formalizzato i provvedimenti ma stanno operando per la definizione degli obiettivi”.

Lorusso ha spiegato che in accordo con la Società energetica lucana le Asl cercheranno acnche di rinegoziare il costo dell’energia, a seguito di una disposizione nazionale che prevede questa possibilità. E, rispondendo a una domanda del consigliere Perrino (M5s), ha affermato che è stato inoltre presentato un programma per l’efficientamento energetico di alcune strutture sanitarie, che ha avuto il parere favorevole del nucleo di valutazione degli investimenti pubblici e dovrebbe essere finanziato a breve.
 

30 ottobre 2015
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