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Sicilia. Russo: “Su vicenda Lipari il ministro ha elogiato il nostro operato”


L’assessore per la Salute, ricostruendo la vicenda della donna incinta salvata la scorsa settimana grazie ad un immediato trasferimento da Lipari all’ospedale Papardo di Messina, ha sottolineato come, nonostante la perdita del bambino, si sia trattato di “un episodio di buona sanità”.

14 MAR - "È stato certamente un episodio di buona sanità anche se purtroppo non c'è stato nulla da fare per salvare il bambino, che era giunto a Lipari già in condizioni critiche. La ricostruzione conferma che l'organizzazione del servizio di emergenza urgenza del 118 ha fatto in pieno il proprio dovere". Così l'assessore per la Salute, Massimo Russo, ha parlato in commissione Sanità, all'Ars, della vicenda avvenuta venerdì scorso a Lipari, dove una donna alla 32esima settimana di gravidanza è stata salvata grazie all'immediato trasferimento all'ospedale Papardo di Messina, dopo aver perso il proprio bambino a causa del distacco della placenta.

Russo, a questo proposito, ha letto una recente lettera del Ministro della Salute, Renato Balduzzi, in cui si dà atto che la Regione siciliana, in seguito all'accordo assunto in Conferenza delle Regioni nel dicembre del 2010, "si è già adoperata per una tempestiva riforma del settore materno-infantile", che è consentita la permanenza di punti nascita con meno di 1000 parti all'anno "e comunque non al di sotto dei 500 solo sulla scorta di motivate e specifiche valutazioni, così da evitare di creare situazioni di ingiustificato privilegio per questa o quella area geografica del Paese".

"C'è ancora qualcuno - ha aggiunto Russo - che per motivi strumentali e demagogici vorrebbe far credere che la Sicilia sia diversa dal resto d'Italia, ma noi abbiamo il dovere di tenere ben dritta la barra del timone”. Sulla scorta di quanto richiesto dagli esperti del settore e le più importanti società scientifiche, Russo ha spiegato di aver voluto “privilegiare la sicurezza delle donne, dei bambini e degli operatori sanitari e di puntare alla riduzione degli indici di mortalità perinatale”.

Lì dove è stata prevista la dismissione del punto nascita, “abbiamo contestualmente disegnato percorsi nascita che mettano in condizione ginecologi ed ostetrici di svolgere al meglio il proprio lavoro, certi che le donne in gravidanza preferiscano partorire in un luogo sicuro per sè e per i loro bambini anche se in un Comune vicino", ha sottolineato Russo.

L’assessore, infine, ha poi ribadito come insieme al Ministero della Salute si stia lavorando a un progetto pilota per le isole minori che dovrà garantire la massima assistenza al parto delle donne residenti coniugando, dunque, le esigenze di sicurezza con le specificità delle comunità isolane.

14 marzo 2012
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