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Aderenza e persistenza alle terapie: antiosteoporotici antiipertensivi al top 


18 LUG - Un’analisi completa dell’uso dei farmaci non può prescindere da una valutazione approfondita dell’appropriatezza d’uso. Eco quindi che nell’edizione 2018, attraverso i dati raccolti dal flusso della Tessera Sanitaria, vengono proposti nel Rapporto indicatori di aderenza e persistenza terapeutica per alcune categorie di farmaci per uso cronico: farmaci antidepressivi, statine, medicinali antiosteoporotici, farmaci antipertensivi, medicinali per l’ipertrofia prostatica benigna e farmaci inibenti la formazione dell’acido urico.
 
La categoria con la più alta percentuale di soggetti aderenti è rappresentata dai farmaci antiosteoporotici (29,8%), seguita dalla terapia con farmaci antiipertensivi (23,8%) e, per la popolazione maschile, dai farmaci per l’ipertrofia prostatica benigna (22,4%). Al contrario, le categorie terapeutiche con percentuali più alte di soggetti non aderenti sono rappresentate dalla terapia con farmaci inibenti la formazione di acido urico (57,5%), dalla terapia con statine (41,6%) e da quella con farmaci antidepressivi (40,1%).
 
Per quanto riguarda la persistenza, è in media più lunga per i soggetti che seguono una terapia con antiipertensivi (189 giorni) e antiosteoporotici (182 giorni), mentre si restringe per i soggetti in trattamento con farmaci inibitori di acido urico (61 giorni) e antidepressivi (96 giorni).
È stato osservato che per il trattamento con statine, farmaci antiipertensivi, antiosteoporotici e antidepressivi sia l’aderenza che la persistenza al trattamento terapeutico diminuiscono al crescere dell’età. Per il trattamento con statine e farmaci antiipertensivi gli uomini hanno generalmente percentuali più alte di copertura terapeutica (più dell’80%) e tempi di persistenza più lunghi.
 
I dati emersi dal Rapporto suggeriscono che vi sono ampi spazi di miglioramento nell’uso dei farmaci. È, pertanto, necessario monitorare l’andamento nel tempo dell’aderenza e la persistenza alle terapie, si suggerisce, prevedendo iniziative per migliorare l’appropriatezza d’uso dei farmaci tramite campagne informative rivolte a medici e pazienti.

18 luglio 2019
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