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Il Centro nazionale Trapianti (Cnt), finalità e organizzazione


01 OTT - Il CNT è stato istituito nel 1999 in seguito alla promulgazione della legge n. 91 del 1 aprile dello stesso anno quale organo tecnico del Ministero della Salute; al CNT è affidato il co¬ordinamento nazionale dell’attività di donazione, prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule. Affiancano il CNT nella rete trapianto-logica in Italia: i Centri Interregionali Trapianto.

Sul nostro territorio sono presenti tre Centri Interregionali: l’AIRT (Associazione InterRegionale Trapianti) con sede a Bologna, il NITp (Nord Italia Transplant program) con sede a Milano e l’OCST (Organizzazione Centro Sud Trapianti) con sede a Roma.
 
I Centri Regionali Trapianto, le Asl e i Centri Trapianto Locali.
Alle prime due strutture è affidata la fase più propriamente “operativa”: dal coordinamento delle attività di prelievo e dei rapporti tra i reparti di rianimazione e le strutture per i trapianti, al controllo sull’esecuzione dei test immunologici necessari per il trapianto e per certificare l’idoneità del donatore; dall’assegnazione degli organi in applicazione dei criteri stabiliti dal CNT al coordinamento del trasporto di campioni biologici, delle équipe sanitarie, degli organi e dei tessuti nel territorio di competenza.
A livello locale, i medici esperti nel processo di identificazione e mantenimento del potenziale donatore (nominati per legge in ogni ospedale sede di prelievo) hanno il compito di seguire le fasi del processo di donazione tra cui i rapporti con la famiglia del donatore, l’espletamento di tutte le procedure connesse al prelievo e, infine, la trasmissione al Centro Regionale dei dati relativi ai potenziali donatori. I Centri locali sono coinvolti anche nella promozione sul territorio di tutte le iniziative di informazione.

Il CNT svolge tre funzioni principali:
1. Coordinamento:

-    cura, attraverso l’azione del SIT, i dati trasmessi dai Centri Regionali e Interregionali, la tenuta delle liste dei pazienti (differenziati per tipologia di trapianto) in attesa di tra¬pianto, rifacendosi ai dati trasmessi dai Centri Regionali o Interregionali, disponibili 24 ore su 24;
-    regola i parametri tecnici e definisce i crite¬ri per l’inserimento dei dati relativi ai futuri riceventi, assicurando l’omogeneità dei dati stessi (con particolare attenzione alla tipologia e all’urgenza del trapianto richiesto);
-    individua il fabbisogno di trapianti su scala nazionale;
-    stabilisce la soglia minima di attività per ogni struttura e i criteri per una loro equilibrata distribuzione territoriale.
2. Indirizzo:
-    definisce protocolli e linee guida rivolte ai Centri Interregionali e Regionali per i trapianti con lo scopo di uniformare l’attività di prelievo e di trapianto a livello nazionale;
-    stabilisce criteri omogenei per lo svolgimento dei controlli di qualità sui laboratori di immunologia coinvolti nelle attività di trapianto.
3. Promozione:
-    collabora con il Ministero della Salute per la promozione dell’informazione e la gestione del SIT, istituito per garantire la tracciabilità e la trasparenza dell’intero processo di “donazione-prelievo-trapianto”; i dati inseriti nel SIT sono organizzati in modo da consentire un’analisi interattiva e un costante monitoraggio dell’attività. La rete del SIT riunisce e collega i Centri Regionali, i Centri Interregionali, gli operatori ASL, i centri di trapianto, le banche dei tessuti e il CNT.
-    coordina i rapporti con le istituzioni ed organizzazioni estere di settore con lo scopo di facilitare la collaborazione e lo scambio di organi. Tra le mansioni che il CNT svolge in ambito internazionale indichiamo: la partecipazione ad incontri istituzionali organizzati dalle diverse commissioni dell’UE e del Consiglio d’Europa; la realizzazione di accordi di cooperazione tra quasi tutti i Paesi europei e molti Paesi dell’area mediterranea (Algeria, Egitto, Tunisia, Arabia Saudita); lo scambio internazionale di organi. Il CNT coordina e/o partecipa a numerosi progetti europei, finanziati da diversi programmi dell’Unione (VI e VII programma quadro, Public Health, E-ten, gemellaggi), con obiettivi definiti e con durata limitata nel tempo;
-    forma medici e personale sanitario coinvolti nel settore dei prelievi e dei trapianti, con lo scopo di migliorare il panorama dell’offerta formativa e valorizzare il sistema dei corsi di specializzazione. In tale direzione sono stati attivati corsi e master di livello nazionale e internazionale in grado di formare figure professionali altamente specializ¬zate, capaci di gestire le urgenze e le fasi critiche proprie dell’attività di donazione, prelievo e trapianto.

Tra gli obiettivi perseguiti dal CNT hanno particolare rilevanza:
Qualità ed efficacia:
il metodo utilizzato dal CNT per creare e mantenere un comune ed elevato standard procedurale è l’aggiornamento periodico di linee guida e protocolli operativi; il processo si conclude con la valutazione del lavoro svolto in termini di efficienza, efficacia e qualità. La qualità dei risultati ottenuti dall’attività di ogni singolo centro è valutata sulla base di parametri oggettivi (numero e complessità degli interventi effettuati, età dei donatori, sopravvivenza del paziente e dell’organo, ecc.). Questo progetto rappre¬senta uno strumento al servizio dei tecnici e dei cittadini orientato verso la piena trasparenza del sistema trapianti. A tal fine, i dati sulla qualità dei trapianti effettuati nel nostro Paese vengono pubblicati annualmente sul sito del Ministero della Salute e del CNT. I ri¬sultati emersi dall’analisi dei dati mostrano che l’attività della rete ha raggiunto una qualità eguale e per certi organi anche superiore a quella delle nazioni più impegnate nel settore dei trapianti; inoltre, l’efficacia di questo tipo d’intervento si consolida sempre più ed il ricevente, dopo il trapianto, recupera una buona qualità di vita con la possibilità di tor¬nare a lavorare, viaggiare, aver figli e fare pro¬getti a lunga scadenza.

Sicurezza: la salute e la tutela del paziente è un tema di interesse nazionale, più precisamente nell’ambito dei trapianti d’organo la sicurezza delle procedure di valutazione del donatore e degli organi presuppongono condivisione gestionale e uniformità di giudizio. A tal fine il CNT ha emanato le linee guida e protocolli per la valutazione di idoneità del donatore e le procedure di sicurezza relative al trapianto degli organi prelevati; inoltre, il CNT ha provveduto all’istituzione di una rete di esperti (due medici del CNT, un infettivologo, un anatomo-patologo, un medico legale e ultimamente un anestesista rianimatore) attiva 24 ore su 24 alla quale i Centri Regionali e Inter-regionali possono rivolgersi per ottenere un parere (second opinion) su qualsiasi quesito di tipo clinico, legale e gestionale. L’esito di un trapianto dipende da molteplici fattori legati sia alle condizioni del ricevente che alle caratteristiche del donatore. Di fatti, considerando che nella pratica trapiantologica si esclude l’assoluta assenza di rischi, qualsiasi organo prelevato a scopo di trapianto deve avere una qualità accettabile e non deve esporre il ricevente a rischi evitabili.

Trasparenza: ogni anno il CNT, unico in Europa, rende pubblici i dati sulla qualità dei trapianti effettuati nel nostro Paese, fornendo i risultati ottenuti per ogni singola tipologia di trapianto (cuore, fegato e rene) e le opposizioni registrate.



 

01 ottobre 2012
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