Quotidiano on line
di informazione sanitaria
05 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Quali sono le iniziative già intraprese?


13 SET - Per arginare il tasso crescente e adottare le misure necessarie per ridurre il numero di morti per sepsi, le principali società scientifiche mondiali di medicina critica, malattie infettive e microbiologia richiamiamo all’azione tutto il mondo e indicano i principali obiettivi da raggiungere entro il 2020:
 
- Entro il 2020 l'incidenza della sepsi dovrà diminuire di almeno il 20% attraverso la promozione di pratiche di buona igiene generale, il lavaggio delle mani, i miglioramenti dei servizi igienico-sanitari, la nutrizione e la fornitura di acqua pulita e programmi di vaccinazione per i pazienti a rischio in popolazioni in zone povere di risorse.
- Entro il 2020 in tutti i Paesi dovranno essere adottati programmi per il monitoraggio dei pazienti con sepsi affinché ricevano gli interventi più importanti di base, antimicrobici e liquidi per via endovenosa, in conformità con le linee guida consenso internazionale.
- Entro il 2020 i tassi di sopravvivenza per i bambini (compresi i neonati) e gli adulti con sepsi dovranno migliorare di un ulteriore 10% rispetto ai livelli del 2012. Questo sarà monitorato e dimostrato attraverso l'istituzione di registri sepsi e costruito sui miglioramenti osservati a seguito del lancio della Surviving Sepsis Campaign e la International Pediatric Sepsis Initiative.
- Entro il 2020 “sepsi” dovrà diventare una parola familiare e sinonimo di necessità di intervento emergente. I laici comprenderanno molto meglio quali sono i segni premonitori di sepsi. Le aspettative delle famiglie riguardo la prestazione delle cure aumenterà in modo tale che i ritardi siano regolarmente messi in discussione.
- Entro il 2020 tutti i Paesi membri dovranno stabilire le esigenze di apprendimento tra operatori sanitari e avranno assicurato l'inserimento della sepsi nella formazione, intesa come emergenza medica, in tutti i relativi programmi universitari e post-laurea. Dovrà essere significativamente migliorato il riconoscimento della sepsi da parte dei professionisti come una complicazione comune di interventi ad alto rischio, riducendo così il numero di pazienti esposti al rischio.
- Entro il 2020 tutti i Paesi membri dovranno stabilire lo standard e le risorse necessarie per il follow-up dei pazienti che hanno avuto sepsi dopo la dimissione dagli ospedali.
- Entro il 2020 tutti i paesi membri dovranno aver stabilito registri che siano coerenti e complementari con le caratteristiche dei dati della comunità internazionale, contribuendo a definire la sepsi come un problema di salute comune. La comunità internazionale dovrà lavorare verso la creazione di un registro internazionale della sepsi.
 

13 settembre 2013
© Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy