Quotidiano on line
di informazione sanitaria
05 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Alzheimer. Menopausa precoce e tardo avvio della terapia ormonale aumentano il rischio


La terapia ormonale per la menopausa, se assunta contemporaneamente all’esordio di questa fase fisiologica nella vita di una donna, sembra ridurre il rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer. L’evidenza emerge da uno studio USA pubblicato da JAMA Neurology.

05 APR - Andare in menopausa in età precoce potrebbe costituire un fattore di rischio per la malattia di Alzheimer; tuttavia le donne che assumono una terapia ormonale appena entrano in menopausa non correrebbero lo stesso rischio. È quanto osservato in uno studio da un team del Mass General Brigham (USA), i cui risultati sono stati pubblicati da JAMA Naurology.

Le donne hanno una maggiore probabilità degli uomini di sviluppare la malattia di Alzheimer e rappresentano i due terzi dei pazienti con questa patologia. La menopausa precoce si manifesta in modo spontaneo prima dei 40 anni o a seguito di intervento chirurgico prima dei 45 anni. La terapia ormonale migliora molti dei sintomi correlati alla menopausa ed è stato ipotizzato che prevenga anche l’alterazione cognitiva.

Lo studio
Partendo da questa ipotesi, i ricercatori hanno analizzato i dati dal Wisconsin Registry for Alzheimer’s Prevention (WRAP), che contiene informazioni dettagliate su menopausa e uso di terapia ormonale, oltre che valutazioni di neuroimaging realizzate con la tecnica PET. Il team ha poi lavorato sui dati di 292 PET di adulti con alterazione cognitiva, per valutare i livelli delle proteine amiloide e tau in sette regioni del cervello.

Le donne presentavano effettivamente livelli di tau più alti rispetto a uomini della stessa età. I ricercatori, inoltre, hanno scoperto che l’associazione tra livelli normali di amiloide e tau era più forte tra le donne che erano andate precocemente in menopausa.

I livelli di tau erano più elevati nella regione entorinale e in quella temporale inferiore, che sono più vicine al ‘centro’ della memoria del cervello e che sono note per essere coinvolte nella progressione della demenza da malattia di Alzheimer.

Infine, le donne nel gruppo che avviavano tardi la terapia ormonale, oltre i cinque anni dopo la menopausa, presentavano un rischio più alto di demenza.

Fonte: JAMA Neurology 2023

05 aprile 2023
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy