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Avastin. Antitrust su determina Aifa: “Discriminatorio escludere centri privati da somministrazione”


L’Autorità solleva “criticità concorrenziali” nella determina con cui l’Agenzia del farmaco ha reintrodotto il medicinale per la degenerazione maculare senile tra quelli a carico dal Ssn. “Ingiustificata discriminazione tra pubblico e privato”. LA SEGNALAZIONE

19 GEN - L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato interviene, con una segnalazione firmata dal presidente Giovanni Pitruzzella, sulla determina Aifa che lo scorso giugno ha reintrodotto il discusso medicinale contro la degenerazione maculare senile Avastin, al centro del caso che ha visto coinvolte la Roche e la Novartis. Le due aziende sono state sanzionate dall’Antitrust per un presunto cartello per favorire l’utilizzo per la maculopatia del medicinale Lucentis, molto più caro dell’Avastin.
 
Per l’Autorità la “determina appare sollevare criticità concorrenziali nella misura in cui prevede che, a fronte dell’inserimento dell’Avastin nella c.d. “lista di trasparenza”, la somministrazione di tale farmaco per uso intravitreale ‘dovrà essere riservata a centri oculistici ad alta specializzazione presso ospedali pubblici individuati dalle Regioni’”.
 
Una simile limitazione all’uso del farmaco solo negli ospedali pubblici per l’Agcm “comporta, per le strutture ospedaliere private, il necessario ricorso al farmaco Lucentis che – come noto - ha un prezzo estremamente più elevato, rendendo in tal modo non competitiva l’offerta delle strutture private, anche ove convenzionate, con quelle pubbliche, in tal modo attuando una ingiustificata discriminazione tra strutture pubbliche e private”.
 
L’Agcm evidenzia poi che la scelta effettuata non risulta motivata da giustificazioni tecniche o sanitarie, anche alla luce del parere espresso, dal Consiglio Superiore di Sanità che ha raccomandato l’uso del farmaco Avastin in “centri di alta specializzazione”, non fornendo alcuna indicazione sulla natura pubblica o privata degli stessi”.
 
L’Autorità auspica infine che “in assenza di motivazioni alla discriminazione segnalata, al momento non presenti nella determina in parola, la stessa sia prontamente modificata eliminando il profilo discriminatorio evidenziato tra soggetti pubblici e privati, al fine di garantirne la neutralità concorrenziale nei confronti delle strutture - centri ad alta specializzazione – autorizzate all’utilizzo e alla somministrazione del farmaco Avastin per uso intravitreale”.

19 gennaio 2015
© Riproduzione riservata

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