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Melanoma. Arrivano le nuove linee guida NICE sul trattamento


Le nuove indicazionI del National Institute for Health and Care Excellence inglese coprono l'intero percorso di cura e contengono raccomandazioni sulla gestione dei bassi livelli di vitamina D e sull'uso della biopsia del linfonodo sentinella per la determinazione dello stadio del tumore (stadiazione). IL DOCUMENTO

26 AGO - Il National Institute for Health and Care Excellence (NICE) inglese ha pubblicato delle linee guida aggiornate sul trattamento del melanoma, con lo scopo di ridurre le attuali disomogeneità nella cura dei pazienti affetti da questa forma aggressiva di tumore della pelle contribuendo a migliorarne la sopravvivenza.
 
Le linee guida coprono l'intero percorso di cura e contengono raccomandazioni sulla gestione dei bassi livelli di vitamina D e sull'uso della biopsia del linfonodo sentinella per la determinazione dello stadio del tumore (stadiazione).
 
Il melanoma è una forma di cancro che si verifica quando le cellule della cute si sviluppano in modo anomalo e costituisce la causa del maggior numero di decessi rispetto a tutti gli altri tipi di cancro della pelle. Questa malattia è legata all'esposizione ai raggi ultravioletti (UV) emessi dal sole o dai lettini abbronzanti. Le stime suggeriscono che più dell'86% dei melanomi maligni potrebbero essere causati dall'esposizione ai raggi UV. Negli ultimi trent'anni i tassi di melanoma maligno sono aumentati più rapidamente di quelli dei dieci tumori più comuni.
Le linee guida del NICE si focalizzano sulla stadiazione, identificando il trattamento per ciascuno stadio della malattia (incluso anche il momento in cui il tumore si è diffuso), e delineano il miglior percorso di cura da adottare dopo il trattamento.
 
Dal momento che il melanoma è legato all'esposizione ai raggi UV e che in circa il 10 per cento dei pazienti la malattia si ripresenta successivamente, spesso i medici, al momento della diagnosi, chiedono ai pazienti di ridurre la loro esposizione ai raggi UV.
 
Tuttavia nel Regno Unito, dove le persone per questioni climatiche hanno una limitata esposizione alla luce solare, evitare il sole può ostacolare l'assorbimento di vitamina D, importante per mantenere ossa e denti sani e la cui mancanza può portare a deformità quali il rachitismo nei bambini e l'osteomalacia negli adulti, provocando dolore e fragilità ossea.
Di conseguenza, le linee guida raccomandano la misurazione dei livelli di vitamina D per tutti i pazienti affetti da melanoma al momento della diagnosi specialistica. Questa misurazione consente infatti ai medici di identificare sia coloro che presentano bassi livelli di vitamina D e che potrebbero beneficiare di supplementi vitaminici in linea con le politiche nazionali, sia i pazienti con alti livelli di vitamina D che non hanno bisogno di supplemento e nei quali anzi questo potrebbe risultare dannoso. Conoscendo il livello di vitamina D di una persona sarà possibile migliorare anche le informazioni fornite dai medici relativamente ai rischi e ai benefici dell'esposizione ai raggi solari.
 
Le linee guida raccomandano inoltre ai medici di utilizzare la biopsia del linfonodo sentinella per definire lo stadio del tumore piuttosto che per stabilire il trattamento dei pazienti in determinate condizioni. La biopsia del linfonodo sentinella è un test che può essere usato per stabilire se il melanoma ha raggiunto i linfonodi (la prima zona in cui potrebbe arrivare una cellula cancerosa che si è diffusa).
 
Secondo il NICE i medici dovrebbero utilizzare questo test per effettuare la stadiazione del tumore piuttosto che usarlo come procedura terapeutica per le persone con melanoma di stadio IB-IIC e spessore di Breslow superiore a 1 mm. Ai pazienti, inoltre, dovrebbero essere fornite informazioni dettagliate sui possibili vantaggi di questa procedura; i medici dovrebbero spiegare che non ci sono evidenti benefici in termini di sopravvivenza nell'utilizzarla, tuttavia può essere utile per prevedere ciò che potrebbe accadere in futuro.
 
Inoltre, le persone che l'hanno utilizzata potrebbero essere in grado di partecipare a studi clinici per l'individuazione di nuove terapie per il trattamento del melanoma.
 
Il professor Mark Baker, Direttore del Centro di Pratica Clinica del NICE, ha detto: "In questo periodo dell'anno noi tutti vogliamo uscire e goderci il sole e ci sono molti modi per farlo in maniera sicura: utilizzare uno schermo solare con un alto SPF, restare all'ombra tra le 11:00 e le 15:00, evitare le scottature, coprirsi con cappello, t-shirt e occhiali da sole. Ma la sovraesposizione ai raggi ultravioletti può avere ripercussioni molto gravi. Il melanoma provoca più morti di tutti gli altri tumori della pelle. La sua incidenza è in aumento a un ritmo preoccupante - più veloce di qualsiasi altro cancro. Se preso in tempo, può essere rimosso chirurgicamente. Se diagnosticato solo in stadi avanzati, può diffondersi e diventare difficile da trattare. Tuttavia, ci sono varie opzioni disponibili per rallentarne il progresso e migliorare la qualità della vita. Queste nuove linee guida affrontano aree di incertezza e disomogeneità di trattamento nella pratica clinica e saranno per i medici un valido supporto per fornire le migliori cure alle persone con diagnosi, anche sospetta, di melanoma, ovunque vivano."
 
Fonte: Aifa

26 agosto 2015
© Riproduzione riservata

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