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Vaccino anti-eroina. Un premio di 1,6 milioni di dollari a ricercatori Usa per accelerarne lo sviluppo

di Maria Rita Montebelli

I ricercatori dello Scripps Research Institute californiano hanno appena vinto un prestigioso e ricco premio che consentirà loro di accelerare le ricerche di un ‘vaccino’ anti-eroina. Già testato con successo su modelli animali, i ricercatori prevedono di arrivare presto alle ricerche sull’uomo e agli studi registrativi per sottoporlo all’approvazione dell’FDA

22 NOV - E’ notizia recente che in tutto il mondo è di nuovo ‘di moda’ e in crescita il consumo di eroina, con tutto ciò che questo comporta in termini di morti per overdose e aumento delle malattie trasmesse attraverso lo scambio di siringhe. Si tratta di un’emergenza mondiale, alla quale ognuno sta reagendo a suo modo. Gli Stati Uniti ad esempio lo fanno sostenendo importanti progetti di ricerca.
 
Il National Institute on Drug Abuse (NIDA) dei National Institutes of Health ha infatti appena assegnato il prestigioso Translational Avant-Garde Award ad un gruppo di ricercatori dello Scripps Research Institute (TSRI, La Jolla, California, USA). Un premio da 1,6 milioni di dollari spalmato su due anni (ma se necessario sono già pronti i finanziamenti per altri tre anni di ricerche) per accelerare la messa a punto di quello che è stato soprannominato il ‘vaccino anti-eroina’.
 
“La dipendenza da eroina – commenta il leader del progetto Kim Janda, Professore di Chimica e membro dello Skaggs Institute for Chemical Biology del TSRI (nella foto; credit Scripps Research Institute ) - ha un impatto pesante su tante persone e sulle rispettive famiglie”.
 
Janda ha messo a punto il ‘vaccino’ nel 2013 e ne ha già dimostrato safety ed efficaciasu un modello animale (topo) di dipendenza da eroina. Il funzionamento del vaccino anti-eroina consiste nell’addestrare gli anticorpi del sistema immunitario a riconoscere le molecole di eroina e a legarle. In questo modo i principi attivi della droga non riescono a raggiungere i lorotarget cerebrali, eliminando così di fatto tutto il piacere connesso allo ‘sballo’.  Questo secondo i ricercatori californiani dovrebbe spianare la strada ai tentativi di disassuefazione e fare in modo che il soggetto non ricada in questa insana e mortale abitudine.
 
Il nuovo progetto di ricerca prevede la collaborazione dei ricercatori del TSRI con quelli della Virginia Commonwealth University e di Molecular Express. Tutti insieme cercheranno di migliorare il vaccino esistente, testandone la stabilità e definendo in dettaglio le procedure ottimali per la sua produzione. Questo fornirà le basi per i trial clinici e registrativi.
 
Utilizzando lo stesso principio del ‘vaccino anti-eroina’ Janda e colleghi si occuperanno poi di mettere a punto nuovi vaccini contro altre sostanze d’abuso della famiglia degli oppiodi, dall’ossicodone all’idrocodone.
 
Maria Rita Montebelli

22 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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