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Metabolismo. Adiponectina migliora la distribuzione del grasso addominale

di David Douglas

Al di là della semplice perdita di peso, una dieta ipocalorica prolungata nel tempo aumenta la concentrazione di adiponectina, con conseguenti benefici tra cui una miglior distribuzione del grasso addominale. È il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, condotto da un gruppo di ricercatori guidati da Lu Qi, medico dell’Università di Tulane (NewOrleans) negli Stati Uniti.

20 APR - (Reuters Health) - Secondo Lu Qi, medico dell’Università di Tulane (NewOrleans) negli Stati Uniti e autore della ricerca “questo studio evidenzia come una normale dieta per perdere peso, basata sull’acquisizione diversificata di grassi, carboidrati e proteine provochi una secrezione dell’adiponectina dal tessuto adiposo e quindi migliorare la distribuzione centrale di grassi e lipidi”. Un livello elevato di questa proteina, se legato ad interventi farmacologici o a fattori genetici, è spesso associato ad un basso rischio di sviluppare obesità o altri disordini di tipo cardio-metabolico.
 
Lo studio
Per capire se le diverse concentrazioni di adiponectina siano legate ad una particolare dieta, e se questi cambiamenti abbiano un ruolo nel modificare i fattori di rischio cardio-metabolici, il team di ricercatori ha preso in esame, con uno studio basato sul dimagrimento, 768 persone in sovrappeso e obese. In maniera casuale sono state assegnate 4 tipologie di diete con un contenuto di grassi tra il 20 e il 40 per cento, di proteine tra il 15 e il 25 per cento e di carboidrati tra il 35 e il 65 per cento.

I risultati, dal punto di vista cardiometabolico e dei livelli di concentrazione di adiponectina circolante nell’organismo, sono stati analizzati e misurati per oltre due anni. L’aumento della concentrazione della proteina è stato similare in tutti i gruppi. Inoltre, sulla base di dati aggiuntivi quali sesso ed età, questo aumento è stato associato in maniera significativa ad una riduzione del girovita e del colesterolo LDL e, parallelamente, ad una crescita di quello HDL I ricercatori nono sono stati in grado di collegare i cambiamenti dei livelli di adiponectina con quelli legati alla pressione arteriosa e all’insulina.
 
“Questi dati – si legge nei commenti del team – suggeriscono che l’adiponectina potrebbe non avere un ruolo nel miglioramento della pressione o dell’omeostasi di glucosio e insulina, quando è in atto un processo di dimagrimento tramite una dieta ipocalorica”.Dallo studio è emerso anche che “l’ormone della grelina e altri adipociti come la leptina – non disponibili nei campioni studiati – potrebbero invece essere strettamente correlati alla perdita di peso e ai cambiamenti dei profili lipidici e cardiometabolici”. Quanto scoperto con lo studio, secondo i ricercatori, evidenzia come l’innalzamento dei livelli di adiponectina attraverso una modifica del regime alimentare possa essere un approccio efficace contro l’obesità e le malattie correlate a questa condizione.

Fonte: J Clin Endocrinol Metab 2016

David Douglas

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

20 aprile 2016
© Riproduzione riservata

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