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Tumore pancreas. Stessa sopravvivenza per radio-chemioterapia e chemioterapia


I pazienti affetti da tumore del pancreas localmente avanzato, se trattati con radiochemioterapia, non vivrebbero più a lungo dei malati che si sottopongono alla sola chemioterapia. È quanto emerge dal trial clinico LAP07, che ha anche dimostrato che non c'è differenza tra le terapie con gemcitabina da sola o in associazione con erlotinib. Lo studio è stato pubblicato su JAMA.

04 MAG - (Reuters Health) - Alla sperimentazione clinica hanno preso parte 442 pazienti trattati con gemcitabina da sola o in combinazione con erlotinib. Dopo quattro mesi di trattamento, i pazienti senza progressione della malattia sono stati poi divisi in altri due gruppi: il primo gruppo continuava la chemioterapia mentre il secondo cominciava un trattamento combinato con radioterapia.
 
Dopo un follow-up medio di più di tre anni, non è stato evidenziato alcun beneficio con il trattamento combinato radio-chemioterapico rispetto alla sola chemioterapia. La sopravvivenza media dalla prima seduta di radioterapia è stata di 15,2 mesi, nel gruppo che si è sottoposto al trattamento combinato, contro 16,5 mesi del gruppo trattato con la sola chemioterapia. Inoltre, non c'è stata nessuna differenza significativa tra i due gruppi in terapia con gemcitabina e con gemcitabina in associazione con erlotinib.

I commenti
In un editoriale collegato all'articolo, Deborah Schrag del Dana Faber Cancer Institute di Boston ha dichiarato che “il razionale per cui si sceglie il trattamento combinato radiochemioterapico nel tumore del pancreas localmente avanzato risiede nella capacità di questa terapia di fermare la diffusione del tumore e rendere le neoplasie, sensibili alla radioterapia, trattabili chirurgicamente. Tuttavia, solo il 4% dei pazienti dello studio ha risposto in modo adeguato per andare poi incontro a resezione del pancreas, una percentuale che non differisce tra chi è stato trattato solo con la chemioterapia”.

“I trials clinici che non trovano differenze tra le diverse terapie non ricevono lo stesso consenso delle sperimentazioni che hanno risultati positivi – ha aggiunto l'esperta– ma i dati raccolti nello studio LAP07 dimostrano che la chemioradioterapia non ha vantaggi in termini di sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia. Forse, in futuro, troveremo dei markers in grado di darci informazioni per predire la risposta a specifici trattamenti, inclusa la radioterapia. Ma nel frattempo la radiochemioterapia non deve essere considerata essenziale nel trattamento dei pazienti con tumore del pancreas localmente avanzato”.

Fonte: Jama 2016

Reuters Staff

(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

04 maggio 2016
© Riproduzione riservata

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