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Sigarette elettroniche. Allarme internazionale dai medici: “Non sono innocue. Più cautele nell’uso e divieto assoluto per i giovani”


Contrariamente alle affermazioni divulgate soprattutto tra i più giovani, gli aerosol di sigarette elettroniche non sono semplicemente 'innocui vapor d'acqua' come da più parti sostenuto. Potrebbe essere necessario un lungo tempo di osservazione per determinare nel prossimo futuro nei giovani adulti l'entità del carico sanitario derivante dall’uso precoce e continuativo delle sigarette elettroniche. Un nuovo documento del Forum delle Società Respiratorie Internazionali.

08 GIU - Il tabacco è la principale causa di morte in tutto il mondo. Nel 2016, il consumo di tabacco ha causato oltre 7,1 milioni di morti per lo più legati a malattie polmonari e cardiache, cancro e ictus. Si è celebrato lo scorso 31 maggio la Giornata mondiale senza tabacco (World No Tobacco Day).

Il Forum delle Società Respiratorie Internazionali (Firs) ha lanciato, in occasione del ‘World No Tobacco Day’, un nuovo documento pubblicato sull’European Respiratory Journal, giornale ufficiale dell’European Respiratory Society (Ers), contenente le raccomandazioni per evitare e ridurre l’uso delle sigarette elettroniche nei giovani.
 
Contrariamente alle affermazioni divulgate soprattutto tra i più giovani, gli aerosol di sigarette elettroniche non sono semplicemente 'innocui vapor d'acqua' come da più parti sostenuto. Potrebbe essere necessario un lungo tempo di osservazione per determinare nel prossimo futuro nei giovani adulti l'entità del carico sanitario derivante dall’uso precoce e continuativo delle sigarette elettroniche.

Il Forum of International Respiratory Societies raccomanda infatti:

1. Per proteggere i giovani, i sistemi elettronici di somministrazione di nicotina dovrebbero essere considerati prodotti del tabacco e regolati come tali. Il potere di dipendenza della nicotina e dei suoi effetti avversi nei giovani non dovrebbe essere sottovalutato. Tutte le forme di promozione devono essere regolate.

2. La vendita di sigarette elettroniche ai giovani deve essere vietata in tutte le nazioni e tali divieti devono essere rinforzati.

3. Le sigarette elettroniche sono state ritenute più sicure delle sigarette combustibili, ma il confronto con il prodotto più letale nella storia del mondo non è adeguato. Il confronto appropriato sarebbe non usare i prodotti del tabacco. Tutte le indicazioni sulla salute e sicurezza relative alle sigarette elettroniche ed al tabacco combustibile nella pubblicità e nei media dovrebbero cessare.

4. Poiché gli aromi aumentano i tassi di iniziazione giovanile, gli aromi dovrebbero essere vietati nei prodotti elettronici che rilasciano nicotina.

5. Poiché il vapore elettronico della sigaretta espone i non utilizzatori alla nicotina e ad altre sostanze chimiche dannose, dovrebbe essere vietato l’utilizzo in luoghi chiusi, parchi pubblici e luoghi in cui sono presenti bambini e giovani.

6. Mentre i loro rischi per la salute sono sempre più riconosciuti, gli effetti fisiologici e deleteri delle sigarette elettroniche non sono ancora stati adeguatamente studiati, specialmente il loro impatto sullo sviluppo del polmone e del cervello. Sono necessarie ulteriori approfondite ricerche.

7. È essenziale organizzare la sorveglianza di routine ed indagini in diversi paesi e regioni del mondo sull'uso di sigarette combustibili ed elettroniche per comprendere meglio la portata e la minaccia per la salute dei giovani conseguente all’uso dei prodotti del tabacco.

Del panel di esperti che ha curato il documento ha fatto parte anche Stefania La Grutta, primo ricercatore Cnr-Ibim, pediatra con esperienza pneumologica ed allergologica, attiva organizzatrice di campagne contro il fumo tra i bambini ed i loro genitori nell’ambito della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (Simri) e della Global Alliance against chronic Respiratory Diseases (Gard).

“Questo documento - dice Giovanni Viegi, Direttore Cnr-Ibim, ex Presidente Ers e Firs, delegato italiano al Gard -, è un importante esempio dell’integrazione tra prima e terza missione del Cnr, praticata da sempre in Istituto a Palermo”.
 
Il Forum delle Società Respiratorie Internazionali è un'organizzazione composta dalle principali società respiratorie internazionali che lavorano insieme per migliorare la salute respiratoria a livello globale: American College of Chest Physicians, American Thoracic Society, Asociación Latinoamericana De Torax, Asian Pacific Society of Respirology, European Respiratory Society, International Union Against Tuberculosis and Lung Malattie e la Pan African Thoracic Society. L'obiettivo del Firs è quello di unificare e migliorare gli sforzi per migliorare la salute respiratoria  attraverso il lavoro combinato dei suoi oltre 70.000 membri a livello globale.

08 giugno 2018
© Riproduzione riservata

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