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Washington. Global Nicotine Forum, occhi puntati sulle e-cig 


L'evento si è tenuto nella capitale Usa dal 24 al 26 settembre con la presenza di esperti, aziende, scienziati, medici e addetti ai lavori insieme per discutere tutti gli aspetti riguardanti i prodotti della filiera e fare il punto sugli ultimi dispositivi a potenziale rischio ridotto, dalle e-cig al tabacco riscaldato, le cosiddette 'sigarette che non bruciano'. Lanciato un appello a "non demonizzare le e-cig". E la Fda ha annunciato una pagina web dedicata e più controlli per i prodotti da 'svapo'.

27 SET - "More choice less risk", più scelta meno rischio. E una comunicazione accurata e veritiera con i consumatori adulti di tabacco. Questo uno degli aspetti trattati al Global Tobacco and Nicotine Forum svoltosi a Washington dal 24 al 26 settembre per discutere tutti gli aspetti riguardanti i prodotti della filiera e fare il punto sugli ultimi dispositivi a potenziale rischio ridotto, dalle e-cig al tabacco riscaldato, le cosiddette 'sigarette che non bruciano'.
 
Occhi puntati sulle sigarette elettroniche, al cui utilizzo spesso con sostanze non certificate o di dubbia provenienza secondo gli ultimi dati diffusi sono legati nove decessi. E' sui prodotti da svapo, che con buona probabilità si focalizzerà, l'attenzione degli esperti relativamente alle e-cig al Global Nicotine Forum. Già l'Fda, la Food and Drug Administration, in un annuncio dello scorso 6 settembre, aveva puntato l'attenzione su prodotti da svapo contenenti Thc, cioè tetroidrocannabinolo, un componente psicoattivo della pianta di marijuana e acetato di vitamina e, invitando a non acquistare prodotti da svapo per strada o a non modificare o aggiungere sostanze in quelli legalmente acquistati. Mentre gli esperti italiani hanno rassicurato negli scorsi giorni sul fatto che le e-cig non sono pericolose se con liquidi certificati, specificando che in Italia i controlli sono molto più stringenti. "Il problema non sono le sigarette elettriche, ma cosa ci si mette dentro" è stato infatti il commento di Fabio Beatrice, direttore del centro antifumo del San Giovanni Bosco di Torino. 
 
L'appello degli esperti USA, non demonizzare le e-cig. "Non demonizzare" il settore  delle sigarette elettroniche e quello dei prodotti a tabacco riscaldato che "hanno permesso negli ultimi anni di salvare milioni di americani riducendo i danni per la salute". Secondo Elise Rasmussen, fondatrice e direttrice esecutiva del Gtnf, "stiamo vivendo un momento critico per questa industria in cui c'è una visione conflittuale sui nuovi prodotti e il loro utilizzo, ma noi crediamo che la che cosa migliore sia il dialogo tra i vari soggetti e condividere le scelte future insieme". Oltre ai casi di malattie  polmonari legate al consumo di sigarette elettroniche, spesso con sostanze illegali usate nei dispositivi, ad allarmare il settore è la scelta di alcuni governatori e sindaci negli Usa di vietare le e-cig per alcune fasce della popolazione. Una decisone che per Michiel Reerink, chairman Gtnf Advisory Board, "non risponde a nessun elemento oggettivo, perché serve una regolamentazione invece che la proibizione, la prima è il frutto del dialogo e del confronto sempre più necessari su questi prodotti". All'apertura del Gtnf ha partecipato anche il senatore repubblicano Richard Burr che ha sottolineato come a oggi "ci sono zero prove per vietare le e-cig in Usa e se verrà presa questa decisione potremmo perdere l'occasione di salvare milioni di vite". Il senatore ha anche criticato alcuni media americani che hanno calcavato in maniera "impropria" la scia di notizie sui casi di malattie da 'svapo' negli Usa.
 
Fda, pagina dedicata e più controlli per le e-cig.  Una pagina web per informare sulle malattie polmonari correlate all'utilizzo di sigarette elettroniche e gli occhi puntati in particolare sulla tutela dei giovani, tra i quali lo svapo è risultato in aumento negli Stati Uniti, con molti controlli. Queste alcune misure annunciate da Mitch Zeller, direttore dell'Fda Center for tobacco products, nel suo intervento al Global Tobacco and Nicotine Forum.
 
"La pagina web, serve a dare le ultime informazioni e fonti sul tema", ha spiegato Zeller, e ha evidenziato che insieme ai Cdc, Centers for disease control and prevention, "l'Fda sta lavorando a stretto contatto con le autorità federali per investigare i recenti casi riportati di malattie respiratorie più velocemente che si può, e c'è l'impegno a fare azioni appropriate man mano che il quadro diventerà più chiaro". Zeller ha puntato l'attenzione anche sui giovani, spiegando che secondo il sondaggio Nyts del 2019 il 27,5% dei ragazzi della scuole superiori americane usa lesigarette elettroniche, soprattutto quelle con aromi alla frutta e mentolo o menta. In particolare, ha evidenziato che tra le azioni messe in campo vi sono stati maggiori controlli sul retail, anche online.
 
Per quanto riguarda una delle più popolari sigarette elettroniche, Juul, si è lavorato anche con EBay e sono stati condotti dei blitz dai rivenditori per evitare le vendite sotto il limite di età. Per quanto riguarda le sigarette tradizionali, invece, sono stati fatti 1,1 milioni di controlli dai rivenditori a partire dal 2010 e 23mila multe. Zeller ha ribadito che l'Fda ha tra i suoi compiti quello di incoraggiare l'innovazione perché ci sono metodi meno dannosi per inalare nicotina rispetto alle sigarette. "Si fuma per la nicotina - ha sottolineato - si muore per il catrame". Ha portato ad esempio il lavoro fatto da Philip Morris per il processo che ha portato all'autorizzazione di Iqos, dispositivo per il tabacco riscaldato, la cui introduzione sul mercato statunitense è stata definita "appropriata per la tutela della salute pubblica".

27 settembre 2019
© Riproduzione riservata

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