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Adolescenti. Relazioni familiari positive riducono rischio depressione

di Lisa Rapaport

Un’adolescenza caratterizzata da confronti costruttivi con i genitori e da un’atmosfera familiare tranquilla rende i giovani “resistenti” alla depressione nell’età adulta. A questa conclusione è giunto uno studio USA che ha valutato oltre 18mila adolescenti

08 OTT - (Reuters Health) – “La coesione familiare e pochi conflitti tra genitori e figli non solo proteggono i giovani dalla depressione durante un periodo particolarmente sensibile e vulnerabile della loro vita, l’adolescenza; promuovono anche la salute mentale durante la giovane età adulta e la mezza età”, dice Ping Chen, ricercatore dell’University of North Carolina a Chapel Hill e co-autore di uno studio a riguardo pubblicato da JAMA Pediatrics.
 
Lo studio
Ping Chen e colleghi hanno valutato, in una serie di sondaggi, le dinamiche familiari e l’insorgenza di sintomi depressivi in 18.185 volontari. All’inizio dello studio l’età media dei partecipanti era di 15 anni; sono stati seguiti fino ai 32-43 anni. L’analisi dei sondaggi ha rivelato che i giovani cresciuti in famiglie più coese, che sono entrati meno in conflitto con i genitori, avevano meno probabilità di manifestare sintomi di depressione.

I risultati variano però tra uomini e donne. Le donne sembrano trarre un beneficio maggiore dalle relazioni familiari positive nel corso dell’adolescenza, soprattutto verso i vent’anni. Un basso livello di conflitti con i genitori sembra invece avvantaggiare gli uomini per un periodo più lungo rispetto alle donne.
Per valutare le dinamiche familiari, i ricercatori hanno chiesto agli adolescenti quanto spesso si sentivano capiti dai loro familiari, quanto spesso si divertivano con la famiglia e con quale frequenza la loro famiglia prestava loro attenzione. I ricercatori hanno anche chiesto con quale frequenza gli adolescenti litigavano seriamente con i genitori per il loro comportamento.

I ricercatori hanno sottolineato però di non aver preso in considerazione le dinamiche familiari negli anni precedenti all’adolescenza, che avrebbero potuto avere un impatto sulla salute mentale.

I commenti
“Questo studio non è in grado di determinare se le relazioni genitore-figlio causino depressione o meno e non spiega l’associazione osservata”, dice Rebecca Dudovitz, ricercatrice presso la David Geffen School of Medicine dell’UCLA, che non ha partecipato allo studio.”Si potrebbe immaginare che le relazioni familiari positive forniscano un supporto sociale e gettino le basi, mentali e fisiche, per una risposa sana alle situazioni stressanti”.

“I risultati dello studio suggeriscono che vivere in un ambiente familiare favorevole con genitori comprensivi, che prestano attenzione ai loro figli, possa aiutare gli adolescenti a superare più facilmente gli alti e bassi della vita, risponde Chen. “Le capacità di adattamento sviluppate durante l’adolescenza restano nelle fasi successive della vita, aiutando i giovani a gestire ulteriori fattori di stress nell’età adulta”. I giovani che non godono del supporto familiare, invece, potrebbero non sviluppare queste capacità, e al contrario sviluppare sentimenti negativi e scarsa autostima. In questo modo entrano nell’età adulta meno preparati a far fronte agli stress.

Fonte: JAMA Pediatr 2019

Lisa Rapaport

(Versione italiana per Quotidiano Sanità/Popular Science)

08 ottobre 2019
© Riproduzione riservata

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