Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 21 SETTEMBRE 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Aterosclerosi. L’attività fisica riduce la mortalità

di Lisa Rapaport

Da uno studio condotto su oltre 2 mila pazienti di età compresa tra i 65 e gli 84 anni, è emerso che coloro che avevano un livello elevato di aterosclerosi e facevano molta attività fisica presentavano tassi di mortalità più bassi rispetto alle loro controparti sedentarie. L'autore principale dello studio, Alan Rozanski: “L’esercizio fisico non riduce il quantitativo di calcio nelle arterie coronarie, ma migliora la salute cardiologica dei pazienti e riduce la futura mortalità attraverso una serie di meccanismi consolidati”.

19 GIU - (Reuters Health) – Gli anziani con un elevato burden di aterosclerosi che fanno molta attività fisica presentano tassi di mortalità più bassi rispetto alle controparti più sedentarie. Sono questi i dati salienti di uno studio condotto dal Mount Sinai Morningside Hospital di New York City.

I ricercatori – guidati da Alan Rozanski – hanno esaminato i dati relativi a 2.318 pazienti con un’età compresa tra 65 e 84 anni sottoposti a imaging per verificare la presenza di calcio nelle arterie coronarie (CAC) dal 1998 al 2016.

Al momento dei controlli, i pazienti hanno completato questionari su dolore toracico e altri sintomi cardiaci, fattori di rischio, uso di farmaci e livelli di attività fisica (classificati su una scala da 0 a 10, dove 0 stava per “assente” e 10 per “sempre”).

Dopo un follow-up medio di 10,6 anni, erano deceduti 533 pazienti (23%). La mortalità annualizzata per l’intera coorte era pari al 2,3% all’anno, con la mortalità più elevata (2,9% all’anno) tra le persone con i più bassi livelli di attività e la mortalità più bassa (1,7% all’anno) nei soggetti con i massimi livelli di attività.

I livelli di attività fisica non sembravano alterare la sopravvivenza in pazienti con punteggi CAC bassi (0-99). Tuttavia, in pazienti con punteggi moderati (100-399), il rischio di mortalità per tutte le cause era 2,07 volte superiore in coloro che facevano poca attività fisica rispetto alle controparti.

Nei pazienti con punteggi CAC superiori a 400, la mortalità per tutte le cause è aumentata di 2,35 volte nei pazienti con un basso livello di attività fisica.
“L’esercizio fisico non riduce il quantitativo di calcio nelle arterie coronarie, ma migliora la salute cardiologica dei pazienti e riduce la futura mortalità attraverso una serie di meccanismi consolidati”, osserva Alan Rozanski, “Quando le persone sono totalmente sedentarie, presentano un aumento del rischio di insulino-resistenza e diabete, infiammazione, ipertensione, accumulo di grasso viscerale e perdita di forza e funzionalità muscolare”.

Fonte: Mayo Clinic Proceedings
 
Lisa Rapaport
 
(Versione Italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)

19 giugno 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy