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Vaccini Covid. Il Global Health Summit potrebbe chiedere la ‘licenza volontaria’ dei brevetti


Secondo la Reuters che ha potuto visionare una bozza si allontanerebbe quindi l’ipotesi della sospensione dei brevetti caldeggiata in primis dagli Usa e su cui l’Ue ancora non si è espressa chiaramente. Ma le trattative ancora fervono in vista del summit di venerdì 21 maggio che si terrà a Roma

19 MAG - II leader delle principali economie mondiali sembrano puntare sulla “licenza volontaria” per i vaccini anti-Covid. È quanto prevede una bozza con le conclusioni del Global Health Summit del G20 che si terrà a Roma il 21 maggio. La proposta, di cui però non si conoscono ancora i dettagli, sembrerebbe sposare la linea del report degli esperti indipendenti nominati dall'Oms che avevano indicato la "cessione volontaria dei brevetti" tra le misure da adottare per una più stringente lotta all'epidemia.
 
La bozza, vista da Reuters, elenca gli impegni richiesti ai 20 paesi e ad altre nazioni. Il documento, che è ancora soggetto a cambiamenti, è il risultato di un compromesso tra gli esperti dei 20 Paesi, che restano divisi sulla rinuncia ai diritti di proprietà intellettuale per i vaccini contro il Covid-19.
A inizio mese l’amministrazione Biden si era unita alle richieste di India, Sud Africa e di molti altri paesi in via di sviluppo per la sospensione temporanea dei brevetti dei vaccini anti-Covid, nella speranza di riuscire a ottenere un forte incremento della produzione e una più equa distribuzione dei composti in tutto il mondo.
 
Tuttavia l’Unione europea e altri Paesi produttori di vaccini hanno sollevato dei dubbi, affermando che la rimozione delle restrizioni sulle esportazioni di materie prime destinate alla produzione dei composti da parte degli Stati Uniti, la condivisione del “know-how” e la cooperazione volontaria tra i produttori dei vaccini assicurerebbero un incremento molto più rapido della produzione globale.
 
Le conclusioni della bozza dell’Health Summit riflettono queste diverse visioni e non fanno menzione della sospensione dei brevetti.

I leader del G20 si impegneranno invece ad assicurare un “patent-pooling”, che è una misura molto meno drastica che incoraggia la condivisione dei brevetti. Si tratta comunque di una mossa “poco amichevole” per le case farmaceutiche, secondo un esperto di settore, ma molto meno estrema di una sospensione dei brevetti.
 
Nel caso del patent pool, le case farmaceutiche decidono volontariamente di condividere le licenze per la produzione dei propri prodotti nei Paesi più poveri. I pool sono stati impiegati ad esempio per facilitare l’accesso ai medicinali per l’Hiv in Africa.
 
Le conclusioni del vertice sottolineano che i leader del G20 si impegnano a promuovere “licenze volontarie, il trasferimento di tecnologie e conoscenze, e il patent pooling”.

19 maggio 2021
© Riproduzione riservata

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