Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Venerdì 03 MAGGIO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Tumore colon-retto metastatico. Via libera della Commissione Ue per nivolumab più ipilimumab


L’approvazione si basa sui risultati dello studio clinico di Fase 2 CheckMate -142 che mostra come circa due terzi dei pazienti abbiano risposto alla associazione di nivolumab e ipilimumab con risposte durature. Nivolumab più ipilimumab è il primo regime di duplice immunoterapia approvato nell’Unione Europea per il tumore del colon-retto. 

03 LUG - Bristol Myers Squibb annuncia che la Commissione Europea (EC) ha approvato nivolumab più ipilimumab per il trattamento di pazienti adulti con tumore del colon-retto metastatico (mCRC) con deficit di riparazione del mismatch (dMMR) o elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) dopo una precedente chemioterapia di combinazione a base di fluoropirimidine.
 
La decisione della Commissione Europea si basa sui risultati dello studio di Fase 2 CheckMate -142 nel quale l’associazione di nivolumab più ipilimumab ha dimostrato un miglioramento clinicamente significativo del tasso di risposta obiettiva (ORR) nei pazienti con tumore del colon-retto metastatico (mCRC) con deficit di riparazione del mismatch (dMMR) o elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) che avevano ricevuto un precedente trattamento con fluoropiridine, oxaliplatino e irinotecan. Il profilo di sicurezza di nivolumab più ipilimumab era coerente con gli studi precedenti sulla associazione in altri tipi di tumori.
 
“Il tumore del colon-retto metastatico è una malattia aggressiva a prognosi sfavorevole, che evidenzia la necessità di ulteriori opzioni terapeutiche per i pazienti oltre alla chemioterapia standard,” afferma Ian M. Waxman, M.D., development lead, gastrointestinal cancers, Bristol Myers Squibb. “Con questa approvazione i pazienti europei con tumore del colon-retto metastatico con deficit di riparazione del mismatch o elevata instabilità dei microsatelliti avranno ora a disposizione il primo trattamento basato su una duplice immunoterapia, e siamo impazienti di lavorare con le parti interessate per portare avanti questa combinazione.”
 
L’associazione di nivolumab e ipilimumab è la prima opzione di trattamento basata su una duplice immunoterapia approvata nell’Unione Europea (EU) per i tumori gastrointestinali. Questa associazione è approvata nell’Unione Europea anche per il tumore del polmone non a piccole cellule e per il carcinoma a cellule renali. L’autorizzazione permette di utilizzare nivolumab più ipilimumab in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, così come in Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
 
A luglio 2018 nivolumab più ipilimumab ha ricevuto l’approvazione della Food and Drug Administration (FDA) americana per il trattamento dei pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a 12 anni con tumore del colon-retto metastatico (mCRC) con deficit di riparazione del mismatch (dMMR) o elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) in progressione a seguito di terapia con fluoropirimidine, oxaliplatino e irinotecan. A settembre 2020 nivolumab più ipilimumab è stato inoltre approvato dal Ministry of Health, Labour and Welfare (MHLW) giapponese per il trattamento del tumore del colon-retto non resecabile avanzato o ricorrente con elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) in progressione dopo chemioterapia.
 
Lo studio CheckMate -142 – Risultati di efficacia e sicurezza
I risultati dello studio CheckMate -142 con un follow-up minimo di 46,9 mesi comprendono:
- ORR (tasso di risposta obiettiva): nello studio, il 64,7% (Intervallo di Confidenza 95%: 55,4 – 73,2) dei pazienti ha risposto al trattamento con nivolumab più ipilimumab, con il 12,6% di risposte complete.
- DOR (durata della risposta): la durata mediana della risposta non è stata raggiunta nel braccio nivolumab più ipilimumab (1,4 – 58,0+ mesi).
- Sicurezza: le reazioni avverse più frequenti, verificatesi nel 10% o più dei pazienti trattati con nivolumab più ipilimumab, erano stanchezza (58%), diarrea (41%), dolore muscoloscheletrico (39%), eruzione cutanea (38%), prurito (35%), nausea (30%), tosse (29%), piressia (29%), dolore addominale (22%), artralgia (22%), diminuzione dell’appetito (22%), infezione delle vie respiratorie superiori (21%), vomito (21%), cefalea (19%), dispnea (19%), ipotiroidismo (18%), stipsi (18%), edema (compreso edema periferico) (16%), capogiro (14%), ipertiroidismo (12%), secchezza cutanea (11%), ipertensione (10%). La maggior parte delle reazioni avverse erano da lievi a moderate (Grado 1 o 2).
 
Lo studio CheckMate -142
Lo studio CheckMate -142 includeva una coorte multicentrica, non randomizzata, in aperto per l’analisi di nivolumab più ipilimumab nei pazienti con tumore del colon-retto metastatico (mCRC) con deficit di riparazione del mismatch (dMMR) o elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H) con progressione di malattia durante o dopo precedente trattamento chemioterapico con fluoropirimidine, oxaliplatino o irinotecan.
 
In questa coorte di associazione, i pazienti hanno ricevuto nivolumab 3 mg/kg con ipilimumab 1 mg/kg ogni tre settimane per quattro dosi, seguiti da nivolumab come agente singolo 3 mg/kg ogni due settimane fino a progressione di malattia, morte o tossicità inaccettabile. Le misure di efficacia comprendevano il tasso di risposta obiettiva (ORR) valutato da una revisione centrale indipendente in cieco utilizzando i Criteri di Valutazione della Risposta nei Tumori Solidi (RECIST v1.1), e la durata della risposta (DOR).
 
Il tumore del colon-retto con deficit di riparazione del mismatch (dMMR) o elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H)
Il tumore del colon-retto (CRC) è un cancro che si sviluppa nel colon o nel retto, che fanno parte dell’apparato digestivo o gastrointestinale. A livello globale, il tumore del colon-retto è il terzo tumore più comunemente diagnosticato nel mondo. Nel 2020 sono stati stimati circa 1.931.000 nuovi casi della malattia, che risulterà la seconda causa principale di morte per cancro tra uomini e donne calcolati nell’insieme.
 
Il deficit di riparazione del mismatch (dMMR) si verifica quando le proteine che riparano gli errori di mismatch nella replicazione del DNA sono carenti o non funzionanti, causando tumori ad elevata instabilità dei microsatelliti (MSI-H). Circa il 5% dei pazienti con tumore del colon-retto metastatico presenta le forme dMMR o MSI-H. I pazienti con questi biomarcatori hanno meno probabilità di trarre beneficio dalla chemioterapia tradizionale e normalmente hanno una prognosi sfavorevole. 

03 luglio 2021
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy