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Hiv. I dati a tre anni dello studio Tango


Lo studio di Fase III Tango ha dimostrato ulteriormente l’efficacia del regime a due farmaci (dolutegravir/lamivudina), che si conferma opzione valida per le persone che vivono con Hiv.

29 SET - ViiV Healthcare ha reso noti oggi i risultati a tre anni dello studio TANGO in occasione della IDWeek 2021, che si svolge in modalità virtuale dal 29 settembre al 3 ottobre. I risultati hanno mostrato che il regime a 2 farmaci (2DR) (dolutegravir/lamivudina) ha continuato a dimostrare un’efficacia non inferiore e un’elevata barriera alla resistenza rispetto alla continuazione con regimi a base di tenofovir alafenamide fumarato (TAF) di almeno tre farmaci in adulti virologicamente soppressi che vivono con HIV-1 e non hanno avuto un precedente fallimento virologico.

A tre anni, nessun partecipante che assumeva dolutegravir/lamivudina (0% [0/369]) è andato incontro a fallimento virologico confermato come definito dal protocollo, rispetto a tre partecipanti (<1% [3/372]) che assumevano un regime basato su TAF. Non è stato segnalato lo sviluppo di mutazioni conferenti resistenza in nessuno dei due bracci.1

“Questi dati ci forniscono ulteriori evidenze a lungo termine che lo switch di persone virologicamente soppresse che vivono con HIV da regimi a 3 farmaci basati su TAF a dolutegravir/lamivudina non solo mantiene la soppressione virologica, ma offre una opzione di trattamento costituita da un minor numero di farmaci – osserva Olayemi Osiyemi, Founder, CEO, e Presidente di Triple O Medical Services e Triple O Research Institute P.A., United States, autore principale e uno degli sperimentatori dello studio TANGO – Poiché l’HIV è considerata ormai una condizione a lungo termine che richiede farmaci per tutta la vita, questi risultati offrono ai clinici i dati necessari per essere maggiormente fiduciosi nello switch dei loro pazienti virologicamente soppressi che stanno assumendo tre o più farmaci. Inoltre questi dati non mostrano alcun fallimento virologico confermato, dato importante in uno studio a lungo termine”.

Questi risultati hanno dimostrato la non inferiorità di dolutegravir/lamivudina rispetto alla prosecuzione con regimi basati su TAF nell’analisi della popolazione “Intention to Treat-Exposed (ITT-E)” (definita come tutti i partecipanti randomizzati allo studio), sulla base della proporzione di partecipanti con HIV-1 RNA plasmatico ≥ 50 copie per millilitro (c/mL) alla settimana 144 (fallimento virologico Snapshot: 0.3% [1/369] vs 1.3% [5/372]; differenza aggiustata: -1.1% [95% CI: -2.4%, 0.2%] rispettivamente per il braccio dolutegravir/lamivudina e il braccio con regimi basati su TAF).
 
Nella popolazione ITT-E, entrambi I bracci di trattamento hanno mostrato una proporzione elevata di partecipanti con HIV-1 RNA plasmatico <50 c/mL, con dolutegravir/lamivudina che ha dimostrato un tasso di soppressione virologica non inferiore rispetto ai regimi basati su TAF (85.9% [317/369] vs 81.7% [304/372], rispettivamente; differenza aggiustata: 4.2% [95% CI: -1.1%, 9.5%]).

“Gli ultimi risultati dello studio TANGO rafforzano ulteriormente il ruolo di dolutegravir/lamivudina nel panorama del trattamento dell’HIV, consentendo alle persone che vivono con HIV di mantenere la soppressione virologica a lungo termine con meno farmaci”, afferma Kimberly Smith Head of Research & Development di ViiV Healthcare.

I tassi complessivi di eventi avversi (EA) erano simili tra i bracci di studio, con più eventi avversi (EA) di grado 2-5 correlati al farmaco nel braccio dolutegravir/lamivudina rispetto al braccio con regimi basati su TAF (6% [21/369]) vs 4% [13/371], rispettivamente). I tassi di eventi avversi (EA) erano simili tra i bracci di trattamento alla settimana 48, 96 e 144. Gli EA di grado 2-5 correlati al farmaco più comuni nei bracci dolutegravir/lamivudina e regimi basati su TAF sono stati insonnia (1% [4/369] vs 0% [0/371]), aumento del peso (<1% [3/369] vs <1% [3/371]), stipsi (<1% [2/369] vs <1% [1/371]), depressione (<1% [2/369] vs <1% [1/371]), flatulenza (<1% [2/369] vs 0% [0/371]) e nausea (0% [0/369] vs <1% [2/371]).

Analogamente ai risultati alla settimana 48 e 96, le variazioni nei parametri lipidici a digiuno hanno generalmente favorito dolutegravir/lamivudina. Diminuzioni del livello totale di colesterolo (TC), lipoproteine ad alta densità (HDL), lipoproteine a bassa densità (LDL) e trigliceridi sono state osservate nel braccio dolutegravir/lamivudina, rispetto all’aumento di questi parametri nei regimi a base di TAF, mentre cambiamenti minimi sono stati osservati nel rapporto colesterolo totale/lipoproteine ad alta densità in entrambi i bracci.

Alla settimana 144, i marcatori della funzionalità del tubulo prossimale del rene sono risultati comparabili nei due bracci di trattamento.

29 settembre 2021
© Riproduzione riservata

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