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Covid. Aumentano ancora le reinfezioni: nell’ultima settimana sono state il 10,8% dei nuovi contagi. Booster ancora efficace all’86% contro malattia severa. Il report ISS


Dal 24 agosto 2021 al 6 luglio 2022 sono stati segnalati 659.578 casi di reinfezione, pari a 4.6% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 10,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (9,6%). La campagna vaccinale in Italia è iniziata il 27 dicembre 2020. Al 6 luglio 2022, sono state somministrate 138.361.711 (47.316.309 prime dosi, 49.932.965 seconde/uniche dosi, 40.170.366 terze dosi e 942.071 quarte dosi. IL BOLLETTINO.

09 LUG -

L’ultimo bollettino epidemiologico dell’Iss conferma l’aumento dei nuovi contagi nel corso dell’ultima settimana, aumentano anche le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi.

Stabile, rispetto alla precedente settimana, la percentuale di casi tra gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione (2,4%).

L’Iss sottolinea che in questa fase, caratterizzata dalla circolazione di varianti altamente trasmissibili, è verosimile che ci sia stato anche un aumento della quota di persone che hanno avuto un’infezione non notificata ai sistemi di sorveglianza per motivi legati sia alla mancata diagnosi che alla “autodiagnosi”. Questo fenomeno potrebbe portare alla sottostima del tasso di incidenza, e quindi del rischio relativo, e dell’efficacia vaccinale.

Il tasso di incidenza a 7 gg, in aumento rispetto alla settimana precedente, risulta > di 1000 casi per 100.000 abitanti nelle fasce d’età tra i 30 e 39 anni e 50 e i 59 anni; e compreso fra i 250 e 1000 casi per 100.000 abitanti in tutte le altre fasce di età. Il tasso di incidenza a 7 gg dei ricoveri risulta in aumento in tutte le fasce d’età.

In aumento rispetto alla settimana precedente la percentuale di casi segnalati con stato clinico iniziale asintomatico (73%).

Durante il periodo di riferimento sono stati segnalati 884.539 nuovi casi, di cui 352 deceduti (tale valore non include le persone decedute nel periodo con una diagnosi antecedente al 13 giugno 2022).  

Aumenta ancora l’incidenza 
I dati del flusso ISS nel periodo 27/06/202203/07/2022 evidenziano una incidenza ancora in aumento e pari a 879 per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente 621 per 100.000 abitanti nel periodo 20/06/2022-26/06/2022). Lo stesso trend si osserva nel periodo più recente censito nei dati aggregati raccolti dal Ministero della Salute (1071 per 100.000 abitanti nel periodo 1/7/2022-7/7/2022 vs 763 per 100.000 abitanti nel periodo 24/06/202230/06/2022).

In aumento l’incidenza a 14 giorni in tutte le fasce d’età. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 1.843 per 100.000, mentre nella fascia di età 0-9 anni si registra il valore più basso, 1.012 casi per 100.000 abitanti. 

L’età mediana alla diagnosi dei soggetti segnalati nelle ultime settimane è stabile e pari a 48 anni. 

Trasmissibilità del virus SARS-CoV-2
I valori di Rt sono i seguenti: 

Focus età scolare (0-19 anni) 
Dall’inizio dell’epidemia sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 4.134.370 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 20.292 ospedalizzati, 444 ricoverati in terapia intensiva e 58 deceduti.  

In lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente la percentuale dei casi segnalati nella popolazione in età scolare (12% vs 13% della settimana scorsa) rispetto al resto della popolazione. Nell’ultima settimana, il 21% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nei bambini sotto i 5 anni, il 35% nella fascia d’età 5-11 anni, il 44% nella fascia 12-19 anni. 

In aumento il tasso di incidenza e il tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d’età benché i dati riferiti all’ultima settimana siano da considerare in via di consolidamento.  

Reinfezioni da virus SARS-CoV-2 
Dal 24 agosto 2021 al 6 luglio 2022 sono stati segnalati 659.578 casi di reinfezione, pari a 4.6% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 10,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (9,6%).

L’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data considerata di riferimento per l’inizio della diffusione della variante Omicron), evidenzia un aumento del rischio relativo aggiustato di reinfezione (valori significativamente maggiori di 1):

Impatto della vaccinazione nel prevenire infezioni, ricoveri e decessi
La campagna vaccinale in Italia è iniziata il 27 dicembre 2020. Al 6 luglio 2022, sono state somministrate 138.361.711 (47.316.309 prime dosi, 49.932.965 seconde/uniche dosi, 40.170.366 terze dosi e 942.071 quarte dosi.

Nella fascia 5-11 anni, in cui la vaccinazione è iniziata il 16 dicembre 2021, al 28 giugno 2022 si registra una copertura con almeno una dose pari a 38,2% e con il ciclo primario completo pari a 34,9%. 

Il tasso di ospedalizzazione standardizzato per età, relativo alla popolazione di età ≥ 12 anni, nel periodo 20/05/2022-19/06/2022 per i non vaccinati (56 ricoveri per 100.000 ab.) risulta all’incirca due volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da ≤120 giorni (22 ricoveri per 100.000 ab.) e oltre tre volte e mezzo più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (16 ricoveri per 100.000 ab.) (Tabella 5). 

Il tasso di ricoveri in terapia intensiva standardizzato per età, relativo alla popolazione di età ≥ 12 anni, nel periodo 20/05/2022-19/06/2022 per i non vaccinati (2 ricoveri per 100.000 ab.) risulta doppio rispetto ai vaccinati con ciclo completo da ≤ 120 giorni (1 ricovero per 100.000 ab.) e circa tre volte e mezzo volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (1 ricovero per 100.000 ab.)  (Tabella 5). 

Il tasso di mortalità standardizzato per età, relativo alla popolazione di età ≥ 12 anni, nel periodo 13/05/2022-12/06/2022, per i non vaccinati (11 decessi per 100.000 ab.) risulta circa sei volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da ≤ 120 giorni (2 decessi per 100.000 ab.) e circa sette più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi per 100.000 ab.) (Tabella 5). 

L’efficacia del vaccino (riduzione percentuale del rischio nei vaccinati rispetto ai non vaccinati) nel periodo di prevalenza Omicron (a partire dal 3 gennaio 2022) nel: 

- prevenire la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2 è:- pari al 38% entro 90 giorni dal completamento del ciclo vaccinale, 30% tra i 91 e 120 giorni, e 45% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale- pari al 52% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster

- prevenire casi di malattia severa è:
- pari a 68% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni, 68% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni, e 70% nei vaccinati  che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni.
- pari al 86% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

Le stime di efficacia del vaccino attualmente escludono dalla popolazione suscettibile i soggetti con pregressa diagnosi nei 90 giorni precedenti, tempo dopo il quale si è nuovamente a rischio di infezione come da definizione di reinfezione (vedi Glossario). Si evidenzia inoltre, dati gli attuali alti livelli di copertura vaccinale, che le stime di efficacia potrebbero risentire di uno sbilanciamento nella distribuzione della popolazione fra vaccinati e non vaccinati. Quest’ultimi rappresentano una fetta molto piccola della popolazione, caratterizzata verosimilmente da fattori di rischio differenti per i quali non è possibile aggiustare all’interno dei modelli per mancanza di adeguate informazioni a livello individuale (es: aspetti socio-comportamentali).

 

             



09 luglio 2022
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