In Italia il 5 luglio scorso la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.5 predominante. Sono questi i risultati dell’indagine rapida condotta dall’Iss e dal Ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
Per l’indagine è stato chiesto ai laboratori delle Regioni e Province Autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto dalle Regioni/PPAA in maniera casuale fra i campioni positivi garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. In totale, hanno partecipato all’indagine tutte le Regioni/PPAA e complessivamente 108 laboratori e sono stati sequenziati 1876 campioni.
BA.5 risulta essere predominante con una prevalenza a livello nazionale pari a 75.5% (23.15% nell’indagine precedente, 7 giugno 2022) e a livello regionale /PPAA con valori > 50%. Questo aumento significativo si caratterizza da una contemporanea diminuzione della BA.2 che in questa indagine rappresenta il 10,3% del totale analizzato rispetto alla prevalenza stimata nell’indagine precedente e pari a 62,98%. BA.4 ha una prevalenza del 13,2% e stabile rispetto all’indagine precedente (11,4%). BA.4 e BA.5 rappresentano una prevalenza complessiva pari a 88,7% del totale analizzato. BA.1 è ormai al di sotto dell1% del totale delle varianti Omicron identificate nel nostro Paese.
Queste le principali prevalenze stimate: 100% variante omicron di cui
BA.1 0,6% (range: 0% -3,1%)
BA.2 10,3% (range: 0% -33,3%)
BA 4 13,2% (range: 0% -41,7%)
BA 5 75,5% (range:56,7% - 100%)