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Pon Gov Cronicità. La telemedicina e i servizi di sanità digitale


La pandemia Covid-19 ha modificato la percezione dei benefici dei servizi di sanità digitale. Il Progetto Pon Gov Cronicità si è dimostrato essere precursore di questa evoluzione contribuendo con la raccolta, la valorizzazione e la disseminazione delle migliori esperienze già poste in essere sui territori, quali modelli di riferimento concreti per il ridisegno di servizi assistenziali

14 FEB -

La telemedicina, e più in generale la sanità digitale, fanno riferimento a servizi e piattaforme tecnologiche abilitanti che consentono di poter gestire procedure amministrative e di usufruire di prestazioni assistenziali a distanza. Gli assistiti che maggiormente possono beneficiare dei nuovi servizi sono certamente i pazienti cronici poiché più bisognosi di assistenza sanitaria.

Il paziente cronico ha bisogno di cure che si estendono per periodi prolungati di tempo, con intensità e complessità che variano con l’evolvere della malattia. Attraverso la multicanalità ha infatti l’opportunità di effettuare le prenotazioni e il pagamento delle prestazioni sanitarie tramite computer, APP mobili o tramite esercenti di prossimità. In altre forme più avanzate ciò si concretizza con la possibilità di usufruire di una presa in carico unificata in cui i servizi sanitari e socio-sanitari distrettuali e i servizi ospedalieri più complessi e specialistici sono integrati e coordinati in modo sistemico, grazie al Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), per la gestione dei Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali, dei Piani Assistenziali Individuali e per il coordinamento dei team di cura multiprofessionali. Inoltre, grazie alla telemedicina l’assistito, in particolari condizioni di erogazione, può usufruire di prestazioni assistenziali a distanza come la televisita, il teleconsulto, la teleassistenza o il telemonitoraggio.

La pandemia Covid-19 ha modificato la percezione dei benefici dei servizi di sanità digitale e delle prestazioni erogate a distanza e dato impulso allo sviluppo di molteplici soluzioni digitali per la gestione delle patologie croniche che devono sempre trovare un inquadramento coerente con gli atti programmatori e regolatori rilevanti in materia come il Piano Nazionale Cronicità e l’Accordo Stato Regioni del 17 dicembre 2020 riguardante le “Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in telemedicina”.

In tale contesto, il Progetto Pon Gov Cronicità si è dimostrato essere precursore di questa evoluzione contribuendo con la raccolta, la valorizzazione e la disseminazione delle migliori esperienze, già poste in essere sui territori, quali possibili fonti di ispirazione e modelli di riferimento concreti per il ridisegno di servizi assistenziali in altri territori o in altri contesti.

La telemedicina e più in generale i servizi di sanità digitale possono contribuire al processo di cura dei pazienti cronici. Dalle esperienze presentate dalle regioni ed approfondite da esperti del Nucleo Tecnico Centrale del Ministero della Salute ed esperti di Agenas sono emerse interessanti applicazioni e soluzioni in merito all’uso delle nuove tecnologie ICT a servizio delle multicronicità.

Tali soluzioni, tra cui anche strumenti per la valutazione multidimensionale o strumenti informativi per la gestione delle COT a cui è affidato il ruolo di transitional care tra ospedale e territorio, permettono di gestire e tracciare il paziente nel suo percorso di cura rendendone più efficace ed efficiente la presa in carico, riducendo i tempi e le distanze tra paziente e luogo di cura.

Come noto, spetta ad Agenas, quale tramite del Ministero della Salute, l’attuazione degli interventi legati alla Missione Salute 6 (M6) - Componente 1 (C1). La Missione 6 “Salute” favorisce sviluppo della sanità digitale fondando la strategia su due pilastri: il nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) e la Piattaforma Nazionale di Telemedicina. ll legislatore ha affidato ad Agenas il ruolo di Agenzia Nazionale per la Sanità Digitale al fine di garantire l’omogeneità a livello nazionale e l’efficienza nell’attuazione delle politiche di prevenzione e nell’erogazione dei servizi sanitari, ivi inclusi quelli di telemedicina, assicurando così il potenziamento della digitalizzazione dei servizi e dei processi in sanità. Infatti, il potenziamento e adeguamento dei percorsi di telemedicina se da un lato sono strettamente connessi con le organizzazioni delle singole aziende, dall’altro necessitano di un governo e monitoraggio a livello nazionale. La Piattaforma Nazionale di Telemedicina – PNT, assume la funzione di governo e validazione delle soluzioni, verifica e applicazione e manutenzione delle regole comuni di processo, degli standard terminologici, di valutazione di outcomes di utilizzo (rendicontativi e clinici).

Già a partire dal 2016, il PNC ha visto nei servizi di sanità digitale uno strumento imprescindibile per attivare l’integrazione tra i vari professionisti deputati all’assistenza, garantendo il potenziamento della rete dei servizi. Tale obiettivo, ripreso nel DM 77/22, ha dimostrato che gli enti sanitari che hanno già adottato una organizzazione territoriale supportata da una adeguata infrastruttura tecnologica sono anche quelli riusciti a migliorare l’accesso alle cure e ad efficientare anche i processi organizzativi, riducendo ad esempio gli accessi inappropriati al Pronto Soccorso dei codici bianchi e verdi.

Il progetto PONGOV Cronicità, attraverso il Manuale Operativo, output di progetto, ha codificato modalità e processi utili al trasferimento delle buone pratiche regionali in linea con documenti di indirizzo e programmazione a livello nazionale. Per la telemedicina, partendo dalle esperienze regionali esaminate, sono state selezionate le caratteristiche di successo dal punto di vista funzionale e architetturale come espresso anche nelle indicazioni metodologiche per la perimetrazione delle proposte di Partenariato Pubblico Privato per la piattaforma nazionale di telemedicina e nelle “Linee guida per i Servizi di telemedicina – Requisiti funzionali e livelli di servizio” (DM 21/09/22, G.U. n. 256 del 2/11/22): virtual team di specialisti che potranno incontrarsi a distanza e consultare la storia clinica del paziente, attraverso l’accesso al FSE/cartella clinica informatizzata aziendale, eseguire una valutazione multidimensionale e definire un piano di assistenza integrato.

Tecnologie e processi devono essere progettati congiuntamente, rifacendosi alle migliori esperienze sperimentate nei diversi contesti regionali, al fine di uniformare e rendere omogenei i servizi su tutto il territorio nazionale. È questo lo spirito che sta animando il PonGov Cronicità sempre alla ricerca di nuove pratiche da mettere a disposizione di regioni ed ASL, alimentando attraverso la comunità di pratica il dibattito e la cooperazione tra le regioni/PA.


A cura di: Emilio Chiarolla, Mariangela Contenti, Michela Santurri, Pasquale Arena




14 febbraio 2023
© Riproduzione riservata

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