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Il diabete si vince sul campo, del Milan...


La campagna Buon Compenso del Diabete, giunta alla quarta edizione, quest’anno punta all’educazione dei più giovani, in particolare sull’importanza dell’attività fisica regolare per contrastare la patologia. Coinvolti anche i Milan Junior Camp.

25 MAR - Offrite a un ragazzo la possibilità di partecipare ai campus estivi dei Milan Junior Camp e sarà disposto a tutto pur ottenerlo. Se poi l’occasione viene usata per far comprendere l’importanza dell’attività fisica nella prevenzione (e anche nel trattamento) del diabete ecco allora che siamo davanti a un matrimonio perfetto.Proprio la partecipazione ai Milan Junior Camp è una delle iniziative messe in campo quest’anno dalla campagna Buon Compenso del Diabete. Giunta alla sua quarta edizione, l’iniziativa ha l’obiettivo di incoraggiare e stimolare i cittadini e tutti gli interlocutori che possono svolgere un ruolo attivo nella lotta al diabete a diventare “Campioni di Controllo”, adottando cioè un approccio di eccellenza nella gestione e prevenzione del diabete.
Inutile ripetere i numeri di questa epidemia in costante ascesa: secondo i Centers for Disease Control and Prevention tra meno di quarant’anni un americano adulto su tra sarà diabetico e in Italia la situazione non è migliore. Gli Annali AMD 2010, il rapporto nazionale sulla qualità dell’assistenza dei centri di diabetologia redatto dall’Associazione Medici Diabetologi, mostrano che nel nostro Paese sono 3 milioni i diabetici “noti”. Ma a questi se ne deve aggiungere almeno un altro milione che non è a conoscenza che i livelli di glicemia hanno ormai superato stabilmente il livello di 126 mg/dl.

“La Campagna Buon Compenso del Diabete nasce nel 2005 dalla constatazione che in Italia vi fosse molta strada da fare per ottenere un buon compenso della malattia. A 5 anni di distanza, benché gli indicatori rilevati dal VI Report Health Search 2009-10 e dagli annali AMD accertino significativi miglioramenti, siamo tuttavia ancora lontani dall’obiettivo di un’ottimale gestione del diabete”, ha dichiarato Massimo Massi-Benedetti, presidente della Science Task Force di International Diabetes Federation (IDF), che, insieme a Diabete Italia, alla Società Italiana di Diabetologia e alle le associazioni dei pazienti FAND, AID e ANIAD, ha promosso l’iniziativa.
“A tal fine - ha aggiunto - come indicato anche dall’ONU, è fondamentale, anche in un’ottica di sostenibilità della spesa sanitaria, intervenire in maniera incisiva nell’educazione ai corretti stili di vita. Per questo nel 2011 la Campagna Buon Compenso del Diabete entrerà anche nelle scuole, con la diffusione di kit didattici, e nel mondo del lavoro, con attività di informazione e screening all’interno di alcune grandi aziende in tutta Italia e nel mondo dello sport, in partnership con la Fondazione Milan e la squadra di ciclismo Team Type 1.”
Solide evidenze scientifiche confermano, infatti, come l’abitudine alla pratica sportiva sia, insieme ad un corretto stile di vita, alla base della prevenzione e del buon controllo del diabete.
“Nella persona con diabete, che fa regolarmente sport, la pressione arteriosa tende a calare, migliora il quadro dei lipidi nel sangue con incremento del colesterolo HDL, quello ad azione protettiva dei vasi, e diminuzione delle LDL che favoriscono l’aterosclerosi, e più in generale cala la mortalità cardiovascolare”, ha spiegato Umberto Valentini, presidente di Diabete Italia. “Insieme alla sana alimentazione e all’abolizione del fumo, l’attività fisica regolare è quindi un vero e proprio toccasana per la salute della persona con diabete”.
Da ciò nasce il coinvolgimento della Fondazione Milan Onlus. “Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta di collaborare alla Campagna Buon Compenso del Diabete. Insieme svilupperemo un progetto che coinvolgerà i Milan Junior Camp. Offriremo l’opportunità a bambini e ragazzi con diabete e appassionati di calcio, di partecipare gratuitamente ai nostri camp estivi, consentendo loro di vivere una bellissima esperienza insieme ad altri coetanei”, ha illustrato Laura Masi, consigliere di amministrazione di Fondazione Milan. “I nostri allenatori riceveranno una formazione specifica, a cura degli specialisti del Buon Compenso del Diabete, per conoscere più da vicino il diabete e quelle che possono essere le esigenze dei ragazzi con diabete nel corso dell’allenamento. Saranno inoltre distribuiti a tutti i partecipanti ai Milan Junior Camp materiali educativi per spiegare ai ragazzi l’importanza di un corretto stile di vita per diventare campioni, non solo in campo, ma anche nella cura della propria salute”.
A sostenere l’iniziativa sarà Sanofi-Aventis. Siamo certi, ha detto Arturo Zanni, direttore generale dell’azienda, “che il buon compenso del diabete possa essere raggiunto esclusivamente grazie all’alleanza di quanti si impegnano nella prevenzione e nell’assistenza della persone con diabete. Siamo e vogliamo continuare a essere un’azienda “responsabile” che si impegna non solo ad offrire innovative soluzioni terapeutiche e diagnostiche ai pazienti ma anche a contribuire a migliorare la loro qualità di vita e ridurre i costi per il sistema sanitario nazionale attraverso il sostegno a iniziative di educazione e programmi che incentivino l'adozione di buone abitudini e corretti stili di vita”, ha concluso. 

25 marzo 2011
© Riproduzione riservata

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