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Le altre interrogazioni/2. Vaccini: "La campagna vaccinale per l'infanzia ha dato buoni risultati, e va incentivata" 


14 NOV - Il ministro della Salute, rispondendo ad un’interrogazione postagli dalla deputata del Pdl, Elvira Savino, ha difeso la campagna vaccinale e ha aggiunto che il vaccino esavalente "rappresenta un passo avanti e non uno indietro", senza un "aggravio economico per l'Ssn”.
 
Nella sua interrogazione, la deputata del Pdl faceva notare invece al ministro che “le vaccinazioni obbligatorie per legge sono quattro, contro difterite, tetano, polio ed epatite B, ma ormai da anni si trova solo l'esavalente, e questo comporta per i genitori il fatto di dover dare ai figli sei vaccini contemporaneamente invece dei quattro previsti per legge. E secondo alcuni dati questo causa un aggravio di spesa di circa 100 milioni di euro l'anno”. Il ministro però ha contestato questo dato e ha risposto che “grazie all'introduzione della vaccinazione universale dei nuovi nati contro patogeni che causano meningite e polmonite batterica, in Italia si sono verificati solo 4 casi di malattia invasiva nel 2011 nella fascia 0-4 anni mentre negli anni '90 se ne verificavano 100 (l'80% in questa fascia d’età). Lo stesso vale per gli oltre 13 mila casi di pertosse che venivano registrati ogni anno e che attualmente sono qualche migliaio all'anno”, prevalentemente in adolescenti e adulti non vaccinati o in bimbi che non hanno completato il ciclo di immunizzazione.
 
“La distinzione fra vaccinazioni obbligatorie e facoltative resta – ha risposto Balduzzi– ma l'esavalente è una prima scelta per l'immunizzazione dei nuovi nati. Con indubbi vantaggi: con una sola iniezione rende possibile somministrare più sostanze, evitando al bambino di dover essere sottoposto a più iniezioni in una seduta; e non vi sono evidenze scientifiche che questo causi danni”. Quanto poi alla tesi per cui “ci sarebbe un aggravio per l’Ssn, questo non corrisponde alla realtà: il vantaggio della vaccinazione, tra effetti diretti e indiretti – ha concluso il ministro – è tale da avere sicuramente un esito, anche economico, positivo, evitando la riemergenza di malattie ora sotto controllo. Il costo stimato per la vaccinazione dei nuovi nati, per un ciclo completo di 3 dosi, è pari a 60 mln di euro. Si tratta di un valore nettamente inferiore rispetto a quanto immaginato nell'interrogazione come ulteriore spreco”.

14 novembre 2012
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