Vargiu (ScpI): “Tagliare posti a Medicina? Fare prima bene i conti”
06 FEB - “Colpisce la notizia secondo cui il Miur, per il prossimo anno, avrebbe deciso di tagliare del 23 per cento i posti disponibili per l'accesso alla facoltà di Medicina. È evidente che il taglio di oltre 2500 matricole (tra Medicina e Odontoiatria) costituisce una riduzione di opportunità per gli aspiranti medici, che rende ancora più aleatoria la lotteria a quiz che regola l'accesso alla Facoltà” lo dichiara Pierpaolo Vargiu, ScpI, presidente della XII Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
“Ha una logica questa riduzione di opportunità? C'è una programmazione del turn over dei professionisti sanitari che la giustifichi?” si chiede Vargiu. “I medici italiani laureati negli anni della pletora (anni '80), stanno raggiungendo, tutti insieme, l'età della pensione. Negli anni a cavallo con il 2020 sono previsti veri e propri esodi dagli ospedali e dagli ambulatori”.
“Per contro” prosegue il presidente della XII Commissione, “sappiamo bene che il percorso formativo di Medicina dura almeno 10 anni: gli studenti che iniziassero nel 2014 sarebbero pronti per curare i propri pazienti solo nel 2024”.
“Altri paesi europei, colpevolmente distratti, a causa dei loro errori di programmazione negli accessi universitari, sono stati costretti ad importare medici dai Paesi emergenti, con percorsi formativi e culture assai diverse. Ha fatto bene i calcoli il MIUR per evitare che l'Italia commetta gli stessi errori?” conclude Vargiu.
06 febbraio 2014
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