Vaccini Covid. Sempre poche le prime dosi: questa settimana poco più di 24mila. Senza vaccino più di 4,5 milioni di italiani cui si aggiungono altri 2,4milioni non vaccinati ma guariti

Il rapporto settimanale del Governo rileva una media giornaliera di vaccinazioni di poco superiore alle 61mila al giorno. La gran parte sono seconde o terze dosi. La quarta dose agli immunocompromessi copre al momento solo il 5,32% del target complessivo di questa fascia di persone molto fragili. IL RAPPORTO. 

19 MAR - Al 18 marzo (ore 8.30 del mattino) il report settimanale del Governo riporta un totale di 135.311.345 dosi somministrate di cui 38.392.429 dosi addizionali/booster e 2.518.405 pediatriche.
 
Rispetto alla settimana scorsa si è registrato un incremento complessivo di somministrazioni pari 428.210 dosi, circa 50mila in meno di quelle registrate nel precedente rapporto (479.134 dosi).
 
La media giornaliera di somministrazioni supera quindi di poco le 61mila al giorno. Si conferma quindi anche questa settimana il calo progressivo nelle medie giornaliere evidente ormai da diverse settimane.
 
Sul totale delle nuove somministrazioni settimanale le prime dosi sono state 24.239, ancora in calo rispetto alla settimana scorsa quando se ne registrarono poco più di 26mila.
 
Restano a tutt’oggi senza alcuna dose di vaccino 4.567.115 persone (di cui il 33% nella fascia della vaccinazione pediatrica) cui si aggiungono altre 2.407.250 persone non vaccinate ma guarite dal Covid entro i primi 4 mesi che presentano quindi una copertura anticorpale.
 
La quarta dose. Le vaccinazioni per la quarta dose booster per le persone immunocompromesse continuano a crescere, anche se lentamente, e al 19 marzo (ore 6.18 del mattino) se ne rilevano 42.083, quasi il doppio di quelle registrate una settimana fa, ma ancora molto inferiori al target di questa fascia di persone che risulta coperto da vaccino solo per il 5,32% della popolazione immunocompromessa potenzialmente oggetto di dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale con richiamo da almeno 4 mesi.

19 marzo 2022
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