Approvato, in modo corale e trasversale, nelle Commissioni Affari Costituzionali e Finanze della Camera un emendamento all’Art. 3 al Decreto Inps e Enti Pubblici che fornisce finalmente gli strumenti normativi per la stabilizzazione del personale della ricerca sanitaria pubblica precario da decenni.
“Una giornata storica per i precari della Ricerca Sanitaria Pubblica degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e Istituti Zooprofilattici Sperimentali (Izs). Oggi, dopo anni di battaglie e recriminazioni inascoltate, finalmente vediamo concretizzarsi la possibilità della nostra stabilizzazione", ha commentato il Direttivo Associazione dei Ricercatori in Sanità (Arsi), che aggiunge: “Vogliamo ringraziare tutte le forze politiche che hanno supportato la nostra istanza dopo le numerose bocciature avvenute negli anni scorsi. Oggi voltiamo pagina, restando ben consapevoli che la nostra battaglia non si fermerà fino a che non vedremo stabilizzati tutti i precari storici”.
“Siamo stati al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della ricerca sanitaria che in questi anni non hanno mai smesso di lottare per il diritto alla stabilità e al riconoscimento professionale. Ora vigileremo attentamente sul voto dell’Aula: vale la pena di ricordare che, appena un mese fa, lo stesso emendamento è stato prima approvato e poi stralciato per un problema tecnico poco prima del voto in Aula alla Camera”, scrive in una nota Funzione Pubblica Cgil.
Secondo Fp Cgil, “approvare definitivamente questo emendamento darebbe finalmente certezza a un percorso che seguiamo da anni con l'obiettivo di riconoscere la giusta valorizzazione per un personale altamente specializzato, protagonista di grandissimi avanzamenti e risultati anche nella lotta contro il Covid-19, ma che ha duramente sofferto anni e anni di precariato. Questi lavoratori, che sono in stato d’agitazione, non meriterebbero un’altra battuta d’arresto in questo processo di stabilizzazione. Noi saremo, come sempre, al loro fianco”.