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Piano vaccini. Ministero: “Regioni quantifichino le risorse che servono”


Schillaci rispondendo al Question time alla Camera ad un’interrogazione di Azione-Italia Viva in merito allo stallo sull’approvazione del Piano in Stato-Regioni: “È necessario che regioni e province autonome quantifichino da subito le eventuali ulteriori risorse derivanti dall'attuazione del nuovo Piano, in particolare tenendo conto anche dei nuovi e più efficaci vaccini che potrebbero essere utilizzati per soggetti anziani e fragili”

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“È necessario che regioni e province autonome quantifichino da subito le eventuali ulteriori risorse derivanti dall'attuazione del nuovo Piano, in particolare tenendo conto anche dei nuovi e più efficaci vaccini che potrebbero essere utilizzati per soggetti anziani e fragili. Resta ferma ogni altra valutazione di competenza del MEF all'esito della presentazione della stima di fabbisogno, che le regioni dovranno far pervenire con ogni consentita urgenza”. È quanto ha affermato il Ministro della Salute Orazio Schillaci rispondendo al Question time alla Camera ad un’interrogazione di Azione-Italia Viva in merito allo stallo sull’approvazione del Piano in Stato-Regioni.

La risposta integrale del Ministro della Salute. Grazie, Presidente. Ringrazio l'onorevole Bonetti per aver posto l'attenzione sul Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Rappresento quanto segue. Come evidenziato dall'interrogante, il documento recante il Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2023-2025, il calendario nazionale vaccinale nonché lo schema di intesa tra Governo, regioni e province autonome di Trento e Bolzano sono stati trasmessi alla Conferenza Stato-regioni in data 19 gennaio ultimo scorso. Il documento recante il Piano nazionale di prevenzione vaccinale e il calendario vaccinale, in esito a confronti tecnici con le regioni e province autonome, sono stati approvati nel merito dalla commissione salute. La questione, per cui, in data 12 luglio ultimo scorso, l'intesa ha avuto come esito un rinvio riguarda esclusivamente l'intesa relativa alla parte finanziaria. Tenuto conto che ad oggi le risorse destinate all'attuazione del Piano nazionale di prevenzione vaccinale ammontano annualmente a 186 milioni di euro, il Piano, nella versione inizialmente proposta, prevedeva che all'attuazione del medesimo si provvedesse senza maggiori e ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.

Nel corso del confronto con regioni e province autonome, queste hanno rappresentato l'esigenza di prevedere l'attivazione di un processo di monitoraggio del Piano, anche al fine dell'impegno del Governo alla valutazione di un finanziamento aggiuntivo per far fronte ad eventuali ulteriori esigenze, emerse in fase attuativa e connesse all'ampliamento dell'offerta vaccinale e alle azioni necessarie per assicurare la copertura vaccinale a tutti i soggetti a rischio. Nell'ultima seduta, del 12 luglio scorso, la Conferenza Stato-regioni non ha condiviso la stesura dell'intesa come riformulata a seguito delle osservazioni fatte dal Ministero dell'Economia e delle finanze. È comunque necessario che regioni e province autonome quantifichino da subito le eventuali ulteriori risorse derivanti dall'attuazione del nuovo Piano, in particolare tenendo conto anche dei nuovi e più efficaci vaccini che potrebbero essere utilizzati per soggetti anziani e fragili. Resta ferma ogni altra valutazione di competenza del MEF all'esito della presentazione della stima di fabbisogno, che le regioni dovranno far pervenire con ogni consentita urgenza.

Per quanto riguarda le campagne di vaccinazione in generale, mi preme sottolineare come, fin dall'inizio del mio mandato, ho inteso promuovere vaccinazioni anche attraverso iniziative di comunicazione istituzionale. Ricordo con soddisfazione il recente riconoscimento dell'OMS riguardo l'eradicazione della rosolia in Italia. Per quanto concerne la campagna nazionale di vaccinazione contro HPV si è impegnati su più fronti: scuole, punti di ritrovo per i giovanissimi e giovani, media (social media compresi).
Nel dettaglio, già dal mese di dicembre 2022, il Ministero ha realizzato su questo tema la campagna di comunicazione sulla vaccinazione anti HPV con il claim “Protegge il loro futuro”. Obiettivo principale della campagna è sensibilizzare la popolazione sull'importanza di questa vaccinazione, raccomandata e gratuita per gli adolescenti, ragazze e ragazzi, a partire dagli 11 anni di età. Il target dell'iniziativa sono i genitori, a cui è rivolta l'offerta vaccinale. Si è scelto di utilizzare un linguaggio semplice e chiaro. Sono stati predisposti inoltre banner da veicolare sulle principali testate rivolte al pubblico femminile e card da diffondere sui canali social. Sul sito dedicato alla campagna, sono presenti link alle pagine informative di ciascuna regione nonché gli altri siti tematici e pagine di approfondimento rilevante. Inoltre dall'inizio di quest'anno, durante tutto il mese di gennaio, è stata realizzata una campagna informativa sui social network del Ministero. Per questa iniziativa sono stati pubblicati una serie di contenuti per sensibilizzare gli utenti sull'importanza della prevenzione, sia come vaccinazione contro l'HPV sia come adesione ai programmi di screening del Servizio sanitario nazionale. Su Facebook e Instagram risultano oggi circa 3 milioni di visualizzazioni. In conclusione, comunico che, tra i programmi per il prossimo autunno, sono previste ulteriori iniziative comunicative della promozione della vaccinazione contro l'HPV.

La replica di ELENA BONETTI (A-IV-RE). Grazie Ministro per questa risposta e per l'attenta descrizione anche di una importante campagna, che il Ministero ha inteso mettere in campo sulla vaccinazione di prevenzione dei tumori HPV correlati, in particolare rivolta alle giovani generazioni, e nel coinvolgimento - che lei opportunamente ha richiamato - di tutti i contesti e delle agenzie educative. Oggi informare e dare consapevolezza ai più giovani significa mettere in campo strumenti efficaci per la loro salute, ma anche per la salute dell'intero Paese.
La ringraziamo perché la questione era stato oggetto anche di mozioni portate all'attenzione del Parlamento e approvate e, quindi, diamo conto positivamente di questa sua risposta e ovviamente siamo a disposizione per sostenere azioni programmatiche che il Ministero vorrà portare avanti. Ci spiace invece - me lo lasci dire, Ministro - e ci lascia estremamente preoccupati sentire le parole che lei ha detto sulla mancata copertura delle risorse per quanto guarda un Piano fondamentale per il nostro Paese.
Come abbiamo visto durante la pandemia, la prevenzione vaccinale è un elemento strutturale e lo sa bene, lei, uomo di scienza. Che non ci sia un accordo con il MEF e con le regioni su questo tema, Ministro, è qualcosa di grave. Io vorrei invitarla a sollecitare in particolare i suoi colleghi di Governo e il Ministro Calderoli a trovare uno spazio di raggiungimento di intesa tra il MEF e le regioni. Apro su questo una parentesi, che purtroppo parentesi non è: il Governo faccia le dovute valutazioni nel portare avanti disegni di autonomia differenziata, che ancora di più andranno a indebolire azioni strategiche di sinergia tra regioni governate dal livello nazionale, che giustamente, lei, mette vuole mettere in campo, laddove nella frammentazione delle autonomie, senza l'adeguata copertura delle risorse, ci troveremo con un Paese, che avrà delle diseguaglianze nella tutela del diritto alla salute, anche attraverso per esempio la campagna di vaccinazione - cosa che già accade con le attuali vaccinazioni, ma che verrebbe amplificata - e altresì ci sarebbe un'ulteriore mancanza di forza ed incisività da parte della regia nazionale. Ci auguriamo, Ministro, che su questo lei possa fare il lavoro che ha detto voler fare.



19 luglio 2023
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