Dopo la fiducia di ieri, con 155 pareri favorevoli e 97 contrari, anche la Camera ha approvato il Decreto Proroghe. Il provvedimento ora è legge. Diverse le misure in tema di sanità, dalla conferma della sesta proroga per le Cts e Cpr di Aifa alla scadenza del termine per i pagamenti del pay-back da parte delle aziende fornitrici di dispositivi medici, fino alle norme sul lavoro agile per i fragili e alcune modifiche alla normativa sul Ssr della Regione Calabria.
Di seguito, più nel dettaglio, tutte le misure di interesse sanitario contenute nel provvedimento approdato in aula.
Articolo 8 (Proroga di un termine in materia di lavoro agile dei lavoratori fragili)
Il comma 1 dell’articolo 8 proroga dal 30 settembre 2023 al 31 dicembre 2023 la norma transitoria sul diritto al ricorso al lavoro agile da parte dei dipendenti, pubblici e privati, rientranti nelle situazioni di fragilità di cui al D.M. 4 febbraio 2022 e pone una norma specifica per l’applicabilità per il personale docente della medesima disposizione oggetto di proroga. Il successivo comma 2 provvede sia alla quantificazione dell’onere finanziario derivante dalla suddetta proroga e relativo all’esigenza delle sostituzioni del personale delle istituzioni scolastiche sia alla copertura del medesimo onere valutata in 1.674.243 euro per l'anno 2023.
Articolo 9, comma 1 (Proroga Commissioni consultive dell’Agenzia Italiana del Farmaco - Aifa)
Articolo 9, commi 1-quater-1-octies (Modifiche alla normativa sul Sistema sanitario della Regione Calabria)
I commi 1-quater-1-octies, introdotti durante l’esame referente, apportano modifiche alla normativa vigente relativa al Sistema sanitario della Regione Calabria, come segue:
- viene prorogato al 31 dicembre 2024 il periodo massimo di applicabilità delle misure a sostegno del Servizio sanitario della regione Calabria. Inoltre, con riferimento alle misure di cui all'articolo 1, comma 4, del D. L. n. 150/2020 gli effetti delle disposizioni di cui al primo periodo operano limitatamente alle unità con contratto di lavoro flessibile in servizio alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, nel limite di spesa di 193.000 euro per l'anno 2024. Lo stesso comma 1-bis aggiunge che i Commissari straordinari decadono, ove non confermati con le procedure di cui al medesimo articolo 2, il 60° giorno successivo alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto;
- viene soppressa la disposizione che attualmente esclude, fino al 31 dicembre 2025, la possibilità di azioni esecutive nei confronti degli enti ed aziende del Servizio sanitario della Regione Calabria, al fine di agevolare la definizione della infrazione n. 2023/4001 per presunta violazione della direttiva 2011/7/UE in relazione ai pagamenti dovuti dal servizio sanitario della regione Calabria;
- viene novellata la normativa vigente prevedendo che il Commissario ad acta possa avvalersi, ai fini dell’affidamento di appalti, lavori e forniture, degli strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione non solo dalla società Consip S.p.A o, in alternativa – e previa convenzione – della Stazione Unica Appaltante della Regione Calabria, ma anche dell’Azienda per il Governo della Sanità della Regione Calabria - “Azienda Zero”;
- è autorizzata la spesa di 19,4 milioni di euro per il 2024 e di 38,6 milioni per il 2025, ai fini del completamento dei piani di riorganizzazione di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 e di quelli derivanti dall'adeguamento ai nuovi requisiti, imposti dalla pandemia di Covid-19, delle progettazioni di alcune strutture sanitarie, con oneri corrispondentemente coperti mediante riduzione della vigente autorizzazione di spesa per l’edilizia sanitaria, a valere sulla quota assegnata alla regione Calabria.