Formazione. Crimì (Pd): “Non diminuire borse di studio per specializzandi in medicina”
La diminuzione del numero di borse di studio destinate alle scuole di specializzazione in medicina provocherebbe un danno al Ssn già carente e bisognoso di personale medico. Ad affermarlo è il deputato del Pd Filippo Crimì che insieme ad altri colleghi di partito ha presentato un interpellanza al governo
22 MAR - “Chiediamo al governo di impedire la diminuzione del numero di borse di studio destinate alle scuole di specializzazione in medicina. Tale diminuzione, se eseguita, provocherebbe un danno al Servizio Sanitario Nazionale già carente e bisognoso di personale medico”.
Lo dichiara Filippo Crimì, deputato del Pd che insieme ad altri deputati democratici ha presentato una interpellanza su questo tema ai Ministri dell’Istruzione, dell’Economia e della Salute.
“A causa delle risorse stanziate annualmente dal Ministero - prosegue Crimì -, solamente 5.000 giovani medici accedono alle borse per la formazione medica specialistica e soltanto 980 ai corsi di formazione specialistica in Medicina Generale, numero gravemente inferiore alle necessità del Servizio Sanitario Nazionale. Il Governo attualmente in carica ritiene di diminuire ulteriormente il numero delle borse di studio per far fronte alla maggior spesa necessaria per finanziare l'eccessivo aumento degli anni delle scuole di specializzazione in medicina rispetto a quanto stabilito dall'Unione Europea. L'interpellanza presentata chiede, pertanto, che sia garantita immediatamente la copertura delle 5.000 nuove borse di studio e che, inoltre, siano individuate soluzioni per rendere sostenibile il percorso di formazione post-laurea dei giovani medici come, per esempio, la diminuzione della durata legale degli anni di specializzazione, adeguandosi a quanto stabilito a livello comunitario, anche al fine di aumentare il numero di borse di studio erogabili a parità di disponibilità finanziarie”.
22 marzo 2013
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