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Debiti PA. Governo smentisce aumento addizionali Irpef. Rinviato il Cdm


Alcune bozze del decreto sui debiti della Pa circolate ieri paventavano la possibile anticipazione al 2013 dell'aumento dell'addizionale Irpef. Ma il viceministro del Lavoro Martone smentisce nettamente: “l'aumento delle imposte per i cittadini non risulta agli atti ”. Ma intanto il Cdm è stato rinviato.

03 APR - Un giallo Irpef aleggia intorno al decreto per il pagamento dei debiti della Pa verso le aziende che sarà discusso stasera dal Consiglio dei ministri, anche se stamani sono arrivate le prime smentite.
 
Ma veniamo all’oggetto del contendere. Il decreto sullo sblocco dei pagamenti della Pa dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 miliardi nei prossimi due anni. E di questi, 14 miliardi (5 nel 2013 e 9 nel 2014) saranno destinati al ripiano dei debiti accumulati dalle strutture sanitarie. Fin qui tutto bene. Ma ieri da alcune bozze del decreto emerse su alcuni organi di stampa veniva paventata la possibilità di anticipare l’aumento dell'addizionale Irpef al 2013 invece che dal 2014 come previsto dal Dlgs 68/2011 sul Federalismo fiscale. Una vera e propria mazzata che potrebbe portare l’aliquota Irpef fino a una maggiorazione dello 0,6%, fin da quest'anno invece che dal 2014, portando l'attuale tetto dell'1,73 dell'aliquota massima al 2,33%. Ma alle Regioni in Piano di rientro potrebbe andare anche peggio. La misura ha scatenato subito molte polemiche anche perché nelle risoluzioni di Camera e Senato non vi è traccia del provvedimento.
 
In questo senso il responsabile economico del Pd Stefano Fassina aveva subito detto no alla misura: “Se così fosse, sarebbe  inaccettabile sia nel merito che nel metodo. Nel merito, perché un ulteriore aumento di imposte aggraverebbe la pesante recessione in corso e annullerebbe gli effetti anticiclici dello sblocco dei pagamenti finanziato a debito. Nel metodo, perché ieri il Parlamento ha approvato le risoluzioni sulla Relazione di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza nella quale non vi è alcun riferimento all'anticipo della misura né accenni sono stati fatti dai ministri auditi dalle Commissioni Speciali di Camera e Senato”.
 
“Auspichiamo che si tratti di errore – conclude - e che il Governo confermi quanto contenuto nella Relazione vagliata dal Parlamento”.
 
 
Sul tema è intervenuto anche il Pdl e come il Pd la posizione espressa è contraria. “Secondo le anticipazioni di stampa, - specifica in una nota il coordinatore dei dipartimenti Pdl Daniele Capezzone -  il decreto sui pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese avrebbe al suo interno un via libera alla possibilità di aumentare l’addizionale Irpef”.
 
“Delle due l’una – spiega - : o è uno scherzo, una sorta di pesce d’aprile posticipato, oppure è una roba contro cui tutte le persone ragionevoli farebbero giustamente le barricate”.
 
“Da mesi – prosegue - e per primi abbiamo chiesto che si procedesse al pagamento dei debiti della Pa verso le imprese (indicando tempi, forme e coperture). Ma ora sarebbe paradossale che questo avvenisse con inasprimenti fiscali che vanificherebbero ogni effetto positivo per l’economia italiana. L’Italia muore di tasse. E’ paradossale che, per fare una cosa positiva per le imprese, qualcuno possa pensare di usare ancora in modo arcigno la leva fiscale, facendo pagare a tutti i cittadini i debiti dello Stato e della macchina pubblica. Auspichiamo ci sia presto una netta smentita”.
 
Ma la risposta del Governo non si è fatta attendere. Michel Martone, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, stamattina ad Agorà, su Rai Tre, ha smentito infatti l'ipotesi: “Stando alle risoluzioni approvate ieri in Parlamento, l'aumento delle imposte per i cittadini non risulta agli atti anche perché c'è stata una presa di posizione molto forte di tutti i partiti. Si tratta di indiscrezioni giornalistiche”.
 
Tuttavia qualcosa deve essere successo e infatti l'atteso Consiglio dei ministri previsto per queta sera alle 19 è stato rinviato. Lo annuncia questa nota di Palazzo Chigi: "Il Ministro dell’Economia e Finanze Vittorio Grilli, in accordo con il Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, anche a seguito delle articolate Risoluzioni approvate ieri da Camera e Senato, ha fatto presente al Presidente del Consiglio l’opportunità di proseguire gli approfondimenti necessari per definire il testo del decreto sui pagamenti dei debiti commerciali della PA. Pertanto il Consiglio dei Ministri previsto per oggi si terrà nei prossimi giorni".

03 aprile 2013
© Riproduzione riservata

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