Expo. Renzi: “Diventerà centro di ricerca mondiale di genomica, nutrizione ed eco-sostenibilità. Pronti 150 mln l'anno”
Questa la proposta per il dopo Expo lanciata oggi dal premier in visita a Milano. Un progetto che "può portare da subito 1600 persone a lavorare". "Questo progetto dia il senso dell’ambizione di Expo e di Milano. Lo Stato è pronto a investire 150 milioni l’anno per i prossimi 10 anni. Dobbiamo evitare che questa diventi l’area del nostro rimpianto".
10 NOV - "L’Area Expo si compone di due grandi progetti: uno immobiliare che vede protagonisti gli enti locali, noi interveniamo se il nostro aiuto viene richiesto, l’altro di natura evocativa. Noi non pensiamo per quell’area a un federal building per uffici pubblici, noi pensiamo a un forte valore scientifico e culturale. Da questo punto di vista pensiamo che il Governo possa fare la propria parte, se richiesta. Siamo pronti dal consiglio di ministri di venerdì: vorremmo che Palazzo Italia non si fermasse neanche un secondo. La proposta che fa il governo è quella di un grande centro di ricerca mondiale sulla genomica, il big data, la nutrizione, il cibo, l’eco-sostenibilità. Un progetto che può portare da subito 1600 persone a lavorare". Così il presidente del Consiglio,
Matteo Renzi, ha presentato nel pomeriggio a Milano il progetto del Governo per il dopo Expo.
"Questo progetto dia il senso dell’ambizione di Expo e di Milano. Lo Stato è pronto a investire 150 milioni l’anno per i prossimi 10 anni. Dobbiamo evitare che questa diventi l’area del nostro rimpianto - ha concluso Renzi -. Siamo in condizione di accettare ogni suggerimento ma l’unica cosa che non sono disposto a fare è lasciare questo progetto in mano ai campanili. È inaccettabile per l’Italia e particolarmente inaccettabile per Milano. Sarebbe sbagliato consegnare il dopo Expo ai campanilismi, perché Milano per il suo ruolo capitale culturale dovrà essere non solo la locomotiva d’Italia, ma d’Europa".
10 novembre 2015
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