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Maltrattamenti a disabili e anziani. Governo annuncia un Piano cronicità e pene più severe 


Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, rispondendo ad un'interrogazione di Elena Carnevali (Pd)in commissione Affari Sociali. Ma per la parlamentare, non basta, e chiede di prevedere una responsabilità diretta delle Asl sui controlli in queste strutture.

10 MAR - Il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, è intervenuto ieri in commissione Affari Sociali alla Camera per rispondere ad un’interrogazione presentata da Elena Carnevali (Pd) riguardante le condizioni di cura e di assistenza delle persone anziane e con disabilità presso le strutture sanitarie e di ricovero. Nella sua risposta il sottosegretario ha ricordato come sia ormai in fase avanzatissima la predisposizione del Piano Nazionale della Cronicità per armonizzare a livello nazionale tutte le attività proprie di questo settore, offrire una migliore organizzazione dei servizi ed una piena responsabilizzazione di tutti gli “attori” coinvolti nell'assistenza. Inoltre, nel Ddl Lorenzin all'articolo 6 è prevista una specifica disposizione volta ad inasprire le sanzioni per i reati contro la persona, commessi in danni di persone ricoverate presso strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semi residenziali.
 
Questa la risposta integrale di De Filippo: “In merito agli accertamenti effettuati presso la residenza sociale assistenziale «Villa Flora» di Montaquila (Isernia), si precisa quanto segue. Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha comunicato che, in data 8 ottobre 2014, in Montaquila (IS), Isernia, Macchia d'Isernia (IS), Venafro (IS), Cerro al Volturno (IS), Pozzilli (IS), Tufara (CB) e Napoli, i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Campobasso, in collaborazione con i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Isernia, hanno:
- eseguito 13 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del proprietario e dei dipendenti della struttura socio sanitaria «VILLA FLORA» di Montaquila (IS), responsabili di concorso in sequestro di persona, maltrattamenti, percosse, lesioni personali ed abbandono di persone incapaci;
- deferito ulteriori 19 persone tra infermieri, operatori socio-sanitari ed amministrativi della residenza assistenziale.
Nel corso delle indagini, anche attraverso l'utilizzo di apparecchiature tecniche per riprese audio/video, è stato accertato che:
- gli ospiti della struttura erano sistematicamente sedati, aggrediti, percossi, segregati nelle loro stanze per intere giornate e tenuti in pessime condizioni igieniche, da parte degli infermieri ed operatori socio-sanitari della clinica;
- la struttura, autorizzata per assistenza socio-sanitaria agli anziani, in realtà, ospitava anche giovani dai 25 ai 40 anni d'età affetti da malattie psichiatriche e neurologiche, con una capacità ricettiva accertata superiore a quella autorizzata;
- gli anziani con un'età media di oltre 75 anni, alcuni dei quali non autosufficienti in quanto affetti da patologie anche invalidanti come l'Alzheimer o malati psichiatrici, erano chiusi a chiave e sedati per tutta la giornata, senza possibilità di uscire dalle proprie stanze, completamente denudati e messi in fila nel corridoio per accedere alle docce e servizi igienici in violazione della loro dignità;
- alcuni degli assistiti erano vincolati ai letti a mezzo di lacci per impedire loro qualsiasi movimento, percossi se non ottemperavano alle disposizioni impartite o se si opponevano al rientro nelle loro camere, fatti dormire su letti privi di materassi, con lenzuola sporche di escrementi;
sia gli anziani che i malati psichiatrici vivevano in promiscuità, pagando una retta mensile di 1.200,00 euro al titolare della struttura.

Sono state effettuate le operazioni di trasferimento degli ospiti presso altre strutture.
La «task force» a tutela di anziani e disabili, istituita dal Ministero della salute, dal 28 aprile 2013 al 20 ottobre 2014 ha consentito di raggiungere i seguenti risultati:
- 4.031 controlli;
- 26 persone arrestate;
- 580 persone segnalate all'Autorità Giudiziaria;
- 683 persone segnalate all'Autorità Amministrativa;
- 1.355 sanzioni penali;
- 1.045 sanzioni amministrative;
- beni sequestrati per oltre 118 milioni di euro.

Non appena acquisiti dati più recenti, sarà mia cura metterli a disposizione degli onorevoli interroganti e della Commissione. In merito alle iniziative rivolte a prevenire e contrastare episodi come quello oggi in esame, nonché a dare piena applicazione al Patto per la Salute 2014-2016, il quale all'articolo 4 prevede che le regioni e province autonome si impegnino ad attuare interventi di umanizzazione in ambito sanitario, nel rispetto della persona nella sua interezza fisica, psicologica e sociale, coinvolgendo i vari aspetti strutturali, organizzativi e relazionali dell'assistenza erogata, si precisa quanto segue.
 
L'Intesa Stato-Regioni del 10 luglio 2014 prevede, al fine di definire le principali linee di intervento nei confronti delle maggiori e più frequenti malattie croniche, la predisposizione del Piano Nazionale della Cronicità, da approvare con un Accordo sancito in sede di Conferenza Stato-Regioni. Il Piano Nazionale della Cronicità nasce dall'esigenza di armonizzare a livello nazionale tutte le attività proprie di questo settore, proponendo un documento, condiviso con le regioni, che individui un comune disegno strategico, incentrato sulla persona del paziente ed orientato verso una migliore organizzazione dei servizi ed una piena responsabilizzazione di tutti gli «attori» coinvolti nell'assistenza.
 
Ciò al fine di contribuire al miglioramento della tutela dei pazienti affetti da malattie croniche, tra i quali gli anziani e i disabili, riducendone il «peso» per l'individuo, per la sua famiglia e per il contesto sociale, migliorando la qualità di vita dei pazienti, rendendo più efficaci ed efficienti i servizi sanitari in termini di prevenzione ed assistenza, ed assicurando maggiormente uniformità, omogeneità ed equità di accesso a vantaggio dei cittadini. Tra gli obiettivi del Piano, attraverso i quali migliorare la gestione delle cronicità, vi è la promozione di interventi di umanizzazione in ambito sanitario, nel rispetto della centralità dei pazienti e tenuto conto dei vari aspetti della loro assistenza.
 
Tra le linee di intervento proposte, vi è la promozione del rispetto della volontà e della dignità della persona.  Il documento proposto è attualmente «in fase avanzatissima» di confronto con le regioni. Da ultimo, ricordo che nel ddl cosiddetto Lorenzin AS 1324, disposizioni in materia sanitaria, all'articolo 6 è prevista una specifica disposizione volta ad inasprire le sanzioni per i reati contro la persona, commessi in danni di persone ricoverate presso strutture sanitarie o presso strutture sociosanitarie residenziali o semi residenziali”.
 
Elena Carnevali (Pd) ringraziando il sottosegretario De Filippo per la risposta esaustiva e pertinente, ha però evidenziato come sia non sufficiente un approccio al problema che si limiti a proporre un inasprimento delle pene nei confronti di chi commette reati ai danni delle persone ricoverate. “Bisogna capire come possano accadere simili episodi – ha detto – e come sia possibile che strutture sovvenzionate possano indisturbatamente ledere ogni diritto della persona senza che nessuno si occupi di monitorare la reale situazione esistente in questi luoghi. Sono necessari controlli approfonditi su tutte le strutture del territorio. Su questo punto, inoltre - ha aggiunto - reputo sia necessario responsabilizzare maggiormente le Asl. Sono loro che hanno la diretta responsabilità di verificare quello che accade in questi luoghi. La responsabilità su episodi simili naturalmente resta personale – sottolinea Carnevali – ma penso sia giusto responsabilizzare su questo i dirigenti Asl, così come oggi facciamo per quanto riguarda ad esempio i bilanci e gli obiettivi raggiunti. Da ultimo - conclude - ci tengo a sottolineare come episodi simili siano delle eccezioni in un contesto di strutture che portano avanti un lavoro importante a sostegno di queste persone esprimendo grandissima professionalità nel loro lavoro”. 

10 marzo 2016
© Riproduzione riservata

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