Italia-Libia. Firmata intesa per aiuti su farmaci e know how
Tra le prime necessità evidenziata dal Ministro della Salute libico Omar Basheer Altamher Mohammed quella di medicinali, strumenti sanitari e competenze. Lorenzin: “Italia al lavoro con governo della Libia per rafforzare stabilità dell’area e la sua pacificazione”.
21 APR - Farmaci, dispositivi competenze e Know how. Questi alcuni ambiti in cui l’Italia assisterà la Libia. Firmata oggi una dichiarazione congiunta dai due Ministri della Salute. “Abbiamo firmato una dichiarazione congiunta dove si riprendono e si sottolineano gli sforzi comuni per la salute di entrambi gli stati e sull’attività di cooperazione che abbiamo sempre avuto e che vogliamo rinverdire. L’Italia sta lavorando strettamente con la Libia per sostenere questo nuovo governo, per rafforzare stabilità dell’area e la sua pacificazione”. Ha detto il ministro
Beatrice Lorenzin.
“Noi stiamo già curando, secondo un accordo precedente, le persone ferite – ha proseguito Lorenzin - . Al S. Eugenio abbiamo un gravissimo ustionato che stiamo trattando. Continueremo a fare questo tipo d’interventi nel prossimo futuro e vogliamo fare anche di più, aiutare sia nella formazione del personale per aiutarli a garantire servizi di salute. I tecnici stabiliranno le modalità. L’altro aspetto è quello dei migranti. Noi vogliamo sostenere la Libia in azioni di controllo per la sicurezza e la salute dei migranti”.
“Da dichiarazione congiunta speriamo possano ripartire le relazioni per il bene dei due paesi – ha detto il Ministro della Salute della Libia,
Omar Basheer Altamher Mohammed nel primo viaggio all’estero di un membro del nuovo governo libico guidato da
Fayez al-Sarraj - . La situazione sanitaria è pesante vista anche la sicurezza nel paese. Ma speriamo anche l’appoggio internazionale e dell’Italia nel campo della professionalità, dell’assistenza sanitaria e attraverso la costituzione di un’equipe specializzata.
“La Libia ha molti problemi – ha concluso -In sanità abbiamo bisogno di farmaci e gli strumenti ospedalieri, soprattutto serve il know how, la capacità e l’esperienza”.
Domani il ministro della Salute libico sarà all’ospedale militare del Celio per visitare i connazionali ricoverati.
21 aprile 2016
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