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Federalismo. Salta l’accordo sul decreto “Premi e Sanzioni”


Nulla di fatto in Conferenza Unificata dove era all'ordine del giorno l'intesa su uno dei decreti del pacchetto "federalismo" riguardante il sistema di sanzioni e premialità per Regioni ed Enti locali. Per Errani c'è “un problema di costituzionalità in relazione alle prerogative regionali tutelate dalla Costituzione”. E ancora: " vogliamo sanzioni per tutti i livelli, per le Regioni ma anche per il Governo centrale".

18 MAG - Fumata nera in Conferenza Unificata sullo schema di decreto legislativo del federalismo fiscale sui meccanismi sanzionatori e premiali relativi a Regioni, Province e Comuni. Le Regioni, infatti, sono “convintissime" della loro posizione e del giudizio negativo sul decreto, che presenta “un problema di costituzionalità in relazione alle prerogative regionali tutelate dalla Costituzione”. A spiegarlo è il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, evidenziando che le Regioni non sono contrarie né all’introduzione di sanzioni né all’attuazione della legge 42 sul federalismo. “Tanto che – ha spiegato Errani – lo stesso Patto per la Salute prevedeva sanzioni chiare e significative per le Regioni che non rispettano l’equilibrio finanziario”.
Il problema è che il decreto proposto dal Governo è “incostituzionale” e al suo interno, “peraltro, la logica premiale, è solo richiamata ma non pensata”.
“La nostra – ha aggiunto Errani - è una posizione motivata anche da un punto di vista tecnico-giuridico con molta precisione e non può essere confusa con il fatto che le Regioni non vogliano le sanzioni. Anzi – ha aggiunto Errani - vogliamo sanzioni per tutti i livelli, per le Regioni ma anche per il Governo centrale”. Ma anche su questo punto, i contenuti dell’attuale testo del decreto non trova il favore delle Regioni.
Il presidente della Conferenza delle Regioni ha quindi chiesto un incontro politico con il Governo e, in particolare, ha chiesto al Governo “il rispetto dell’accordo sul federalismo regionale, che per noi era automatico, come ci era stato assicurato, ma purtroppo non è così”. Errani si riferisce in particolare all’impegno assunto dal Governo su alcuni punti, “come il finanziamento del trasporto pubblico locale”. “Chi deve rispettare quegli impegni è il Governo, non le Regioni”, ha concluso Errani sottolineando che, proprio per questo, “ allo stato attuale “è il Governo che ha rotto unilateralmente l’intesa”.
 

18 maggio 2011
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