Alimentazione. M5S: “Rischio pesticidi nel caffè. Cosa fa Lorenzin?”
"Il glifosato e il terbufos sono usati nella gran parte delle piantagioni del Brasile, i cui carichi di caffè in grani approdano principalmente nel porto di Trieste, dove i controlli sanitari condotti dall'Agenzia dell'Ambiente del Friuli, per conto del Ministero della Salute, non analizzano la presenza di questi due pesticidi”. Questo quanto denunciato dai deputati del M5S Silvia Benedetti, Mirko Busto e Paolo Parentela in un'interrogazione.
24 MAR - “In Italia il caffè potrebbe essere contaminato da alcuni pesticidi pericolosi, il glifosato e il terbufos (quest’ultimo già vietato nell’Unione Europea), usati nella gran parte delle piantagioni del Brasile, i cui carichi di caffè in grani approdano principalmente nel porto di Trieste, dove i controlli sanitari condotti dall'Agenzia dell'Ambiente del Friuli, per conto del Ministero della Salute, non analizzano la presenza di questi due pesticidi”. E' questo, in sintesi, quanto denunciato dai deputati del M5S
Silvia Benedetti,
Mirko Busto e
Paolo Parentela in un’interrogazione ai Ministeri dell’Ambiente, della Salute e delle Politiche Agricole.
“Visto che, in base a quanto risposto dalla Commissione europea a un’interrogazione dell’europarlamentare 5stelle Piernicola Pedicini, i controlli sui carichi di caffè spettano agli Stati nazionali, abbiamo chiesto al Governo se abbia avviato piani di controllo nazionali per verificare la presenza di terbufos e glifosato nel caffè in grani proveniente dal Brasile commercializzato in Italia e nel resto d’Europa; se intenda adottare, in nome del principio di precauzione, misure volte al divieto in Italia di alimenti che ne contengono i residui, per tutelare la salute umana, e se voglia battersi in Europa per controlli più stringenti sulla presenza nei prodotti, caffè incluso, di pesticidi vietati, o fortemente limitati nell’Unione Europea”, concludono i deputati pentastellati.
24 marzo 2017
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