Ddl Concorrenza. Renzo (Cao) alla Commissione Industria del Senato: “Così la salute dei cittadini è subordinata alla logica commerciale”
Dopo la mozione approvata all’unanimità dal Consiglio Nazionale della Fnomceo, composto da 106 Presidenti d’Ordine d’Italia, che invitava il Ministro della Salute “a correggere il testo del Ddl Concorrenza”, anche il Presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri, Giuseppe Renzo si fa avanti. Ha scritto ai componenti della X Commissione permanente del Senato, Industria Commercio e Turismo, per chiedere di “modificare i commi da 153 a 156 dell’articolo 1”. LA LETTERA.
21 LUG - Lo aveva denunciato più volte, l' ultima a Siena al Consiglio nazionale del 14 luglio scorso: “il Ddl Concorrenza, nell’attuale formulazione che apre senza argini al capitale in Odontoiatria, mette a rischio la salute dei cittadini”. Ora, il Presidente nazionale della Commissione Albo Odontoiatri,
Giuseppe Renzo, forte della mozione approvata all’unanimità dal Consiglio dei 106 Presidenti d’Ordine d’Italia, che invitava il Ministro della Salute “a porre in essere tutti gli atti necessari ed opportuni volti a correggere il testo del Ddl Concorrenza con l’introduzione di misure di sicurezza normative”, prende carta e penna e
scrive ai componenti della X Commissione permanente del Senato, Industria Commercio e Turismo, che stanno esaminando il provvedimento, per reiterare la richiesta di modifica.
Nel mirino degli Odontoiatri, i commi da 153 a 156 dell’articolo 1, che riguardano la Professione, e in particolare il 153, sul quale sono già state formulate alcune proposte emendative. “Qualora il Ddl Concorrenza e i relativi commi dal 153 al 156, inseriti nel testo, dovessero essere definitivamente approvati – si legge nella lettera - la salute dei cittadini verrebbe subordinata ad una evidente logica commerciale, che avrebbe come unico obiettivo l’interesse economico delle aziende stesse, con palese subordinazione dell’interesse primario alla tutela della salute”.
“Il Consiglio Nazionale, massimo organo rappresentativo della Fnomceo, ha approvato la mozione - conclude la lettera - che sintetizza il pericolo dell’approvazione di un testo che avrebbe lo scopo di tutelare solo le logiche del capitale e non quelle della tutela della salute, quale diritto costituzionalmente garantito”.
21 luglio 2017
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