Cure primarie. Ecco cosa propongono le Regioni
03 SET - Nel documento di proposta della Commissione Salute delle Regioni l’articolo 1 del Dl Balduzzi “Norme per la razionalizzazione dell'attività assistenziale e sanitaria” è stato completamente riscritto. Ma quali sono le modifiche più salienti che hanno trovato il brusco stop dei sindacati dell’area convenzionata?
In primis, mentre nel Dl Balduzzi, per i medici convenzionati è previsto l’obbligo di assegnazione alle forme organizzative professionali (Aggregazioni funzionali territoriali), nel testo predisposto dalle Regioni l’obbligo è scomparso ed è stato sostituito con la dicitura “assegnazione prioritaria”.
Altro tema caldo contenuto nelle proposte di modifica, riguarda poi la possibilità per le Regioni di far accedere alla dipendenza il medico di medicina generale e il pediatria di libera scelta. Una misura non presente nel Dl Balduzzi e che è fortemente osteggiata dai Sindacati che vedono in ciò la “scomparsa del medico di famiglia” e per giunta con un aggravio di costi per il Ssn.
Infine, altra modifica rilevante al testo originario del Decreto, è quella che riguarda il finanziamento delle forme organizzative. Se infatti nel Dl Balduzzi si faceva riferimento alla possibilità per le Aziende sanitarie di adottare finanziamenti a budget, nell’articolato predisposto dalle Regioni si prevede anche la possibilità di finanziamento per “quota capitaria – paziente omnicomprensivo”. Un aspetto che secondo i Sindacati rappresenta la creazione di veri e propri tetti di spesa individuale che rischiano di lasciare il cittadino senza alcuna assistenza.
03 settembre 2012
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