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AMIETIP, ANIARTI, IRC e SIMEU: “A volte è la tempestività a fare la differenza, per questo gli infermieri del 118 salvano molte vite”


29 FEB - “E’ dimostrato ormai da anni che per aumentare la sopravvivenza dei pazienti affetti da un gruppo ben definito di patologie acute e gravissime è necessario il trattamento precoce sul territorio da parte di personale specificatamente formato e che opera, sotto il coordinamento delle centrali operative, sulla base di algoritmi basati sull’evidenza e condivisi internazionalmente. In Italia esistono numerose e collaudate esperienze che riguardano la gestione precoce sul territorio delle patologie tempo-dipendenti anche da parte di personale infermieristico addestrato e competente. Grazie all’integrazione tecnologica delle centrali operative 118, alle procedure standardizzate e al trattamento farmacologico precoce sul territorio da parte del personale infermieristico autorizzato è stato possibile salvare molte vite”.
 
Ad affermarlo, in una nota, sono i presidenti nazionali della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza (SIMEU), Maria Pia Ruggeri; dell’Italian Resuscitation Council (IRC), Federico Semeraro; dell’Associazione nazionale infermieri di area critica (ANIARTI), Fabrizio Moggia; e dell’Accademia medica e infermieristica di emergenza e terapia intensiva pediatrica (AMIETIP), Luca Tortorolo, che in una nota diffusa oggi esprimono “forte preoccupazione” per la posizione dell’Ordine dei Medici di Bologna nei confronti dei medici coinvolti a vario titolo nel coordinamento dell’emergenza territoriale, “colpevoli” di aver predisposto protocolli e istruzioni operative per l’attività degli infermieri.
 
La SIMEU e l’IRC avevano già elaborato e diffuso lo scorso novembre un Policy Statement comune sul “Trattamento farmacologico da parte dell’infermiere nell’emergenza territoriale nell’ottica “della massima efficacia del servizio al paziente e nel rispetto delle normative vigenti e dell’identità professionale delle figure operanti nell’emergenza sanitaria”. Il documento, ribadiscono oggi, “era in linea con le recentissime linee guida internazionali sulla gestione dell’arresto cardiaco e dell’infarto del miocardio, pubblicate nel mese di ottobre 2015, che raccomandano sempre più un’alleanza tra i sistemi di emergenza territoriale la popolazione generale e una forte integrazione di competenze tra operatori sanitari centrata sul paziente e sulla qualità dell’intervento”.
 
“Come associazioni di professionisti – concludono i presidenti - ci stanno a cuore principalmente la salute e la sicurezza dei cittadini; per questo supportiamo l’approccio multidisciplinare alle emergenze attraverso procedure standardizzate basate sull’evidenza e percorsi di formazione certificata condivisi con la comunità scientifica internazionale”.
 
Da AMIETIP, ANIARTI, IRC e SIMEU “piena solidarietà ai colleghi coinvolti nei procedimenti per aver elaborato protocolli sanitari nell’interesse dei pazienti e della funzionalità del SSN”.

29 febbraio 2016
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