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Lettera appello della Siep: “Psichiatria sparita dall’agenda politica”


10 OTT - Si chiudono oggi le adesioni alla lettera aperta firmata dalla Siep (Società di Epidemiologia psichiatrica) presieduta da Fabrizio Starace, psichiatra napoletano direttore del dipartimento Salute mentale della Ausl di Modena. L’appello è rivolto al ministro della Salute e ai presidenti delle Regioni e mira a restituire priorità al tema della Salute mentale di Comunità, oggi letteralmente sparita dall’agenda politica sanitaria italiana.

“Riteniamo che ciò possa e debba essere realizzato innanzitutto attraverso una puntuale azione di conoscenza, diffusa, partecipata, trasparente, che coinvolga tutti i portatori di interessi - scrive la Siep -  l’assenza di dati certi su quanto, come e con quali risultati vengono perseguite le politiche di salute mentale nel nostro Paese è tanto più grave se si considera l’impietosa denuncia che sul tema ha prodotto solo tre anni fa la Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio sanitario”.

L’Appello è stato già sottoscritto dalla maggior parte dei direttori dei Dipartimenti di Salute mentale italiani (l'elenco delle sottoscrizioni con gli aggiornamenti in corso d'opera si trova sul sito siep.it). È la prima volta che i responsabili delle strutture sanitarie deputate a realizzare i principi della Riforma del 1978 fanno sentire coerentemente la propria voce, sottolineando la contraddizione tra l’aumento della domanda di assistenza, cui i Servizi sono chiamati a far fronte, e l’inadeguatezza dei meccanismi organizzativi e di finanziamento. Sotto la lente le scelte adottate negli ultimi anni che – secondo la Siep - stanno di fatto impoverendo la capacità di risposta dei Servizi territoriali considerati pietre angolari della Salute mentale di comunità”.

“È un processo questo – avverte Starace- che siamo certi non corrisponda alle intenzioni degli amministratori, dei professionisti, tantomeno degli utenti e dei loro familiari. E tuttavia esso prosegue, sotto traccia, in modo quasi ineluttabile, minando la motivazione degli operatori, annientando la speranza dei cittadini. Quello che chiediamo – aggiunge il presidente della Siep - non ha la portata della rivoluzione culturale operata con la 180: molto più modestamente chiediamo di far luce su quanto si fa e non si fa in Salute mentale nelle Regioni italiane e sulla dissociazione, non più tollerabile, tra enunciazione di principi e pratiche reali”.

Per aderire all’appello, sia individualmente sia in nome delle Associazioni che si rappresentano, è semplice: basta inviare una mail all’indirizzo appellosalutementale@gmail.com inserendo aderisco nell’oggetto o nel corpo del messaggio, aggiungendo se si vuole le proprie osservazioni e commenti.

In cantiere, secondo quanto annunciato dalla Siep, ci sarà poi un momento di informazione pubblica sullo stato dell’arte della Salute mentale in Italia che traccerà il punto sulla situazione con istituzioni locali e nazionali.    

Et. Mau.

10 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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spacer L'Appello Siep
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