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Spending review. Mele (Fimp): “Puntiamo ai nuovi Lea e a dialogo con Ministro, Aifa e Agenas”


Getta acqua sul fuoco il presidente dei pediatri di famiglia dopo le polemiche sui generici scatenate con il voto favorevole del Senato al provvedimento. Per Mele occorre ora concentrarsi anche su altri temi, in primis sui tagli lineari ai quali i pediatri si oppongono fermamente.

02 AGO - “In questo momento di forti tensioni sociali e di caldissimo confronto politico, la Fimp è convinta sia necessaria una posizione di forte responsabilità. Il mondo medico deve mostrare la capacità di interpretare le necessità dei cittadini e della propria professione senza dimenticare lo stato di particolare crisi che tutto il mondo occidentale sta attraversando”.
È questo il commento del presidente della Federazione italiana medici pediatri, Giuseppe Mele, dopo le reazioni e polemiche contrapposte arrivate con l’approvazione in Senato della Spending che hanno finito “per dividere nuovamente il segmento medico e sanitario e offrendo un’immagine della sanità come schiava di un lobbysmo strisciante, in un momento in cui c’è necessità di costruire i presupposti di un discorso unitario politico, sociale e professionale, per il bene di tutto il Paese”.
 
Se sul tema del generico la posizione dei pediatri è decisamente di “apertura responsabile”. Il generico, quando è di alta qualità, hanno sostenuto i pediatri, è in effetti un risparmio per l’interno sistema sanitario: l’importante è che i pediatri e le famiglie si ricordino sempre che il bambino non è un piccolo adulto, visto che le posologie, i percorsi di cura e la compliance del bambino non sono mai applicabili con una formula matematica, ma necessitano sempre di un accurato ragionamento terapeutico, metabolico ed evolutivo. Ma su altri temi i pediatri sono più cauti, a partire dallo slittamento del Patto della Salute o dalla riorganizzazione delle cure primarie fini ai tagli lineari in sanità.
 
“Non vogliamo che tutto il dibattito si concentri sui temi più ovvi: più delle polemiche sul generico – ha aggiunto Mele–  una cosa che ancora ci tiene lontano dall’Europa, ci interessa la concentrazione sui temi importanti che ci attendono, in primis la definizione dei nuovi Lea, nei quali crediamo debba avere un posto particolare proprio l’assistenza primaria pediatrica. Ciò che ci preoccupa è soprattutto la logica dei tagli lineari che, come è stato sottolineato da voci istituzionali e autorevoli, è la vera preoccupazione per chi si occupa con attenzione di sanità nel nostro Paese. Una logica a cui ci opponiamo radicalmente: le spese irrazionali non si fermano con scelte illogiche”.

L’auspicio finale di Mele e della Fimp è che le autorità del nostro Paese “sappiano ascoltare le voci più responsabili e con esse si sforzino di costruire il modello che probabilmente dovrà sostenere l’assistenza sanitaria nei prossimi decenni”.

02 agosto 2012
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