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Contratto medici. Si punta a chiudere il 28 settembre



Nell'incontro di oggi fra Aran e sindacati della dirigenza, posizioni più vicine sul nodo dell'orario di lavoro

20 SET -

"Abbiamo discusso dell'orario di lavoro e del patrocinio legale e condiviso la struttura delle norme. Ci siamo dati appuntamento al 28 settembre. Se ci sono le condizioni, chiudiamo". Così all'Adnkronos Salute il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, possibilista al termine dell'incontro con i sindacati dei medici e del resto della dirigenza del Ssn per il rinnovo del contratto di lavoro 2019-21. Alla ripresa delle trattative dopo la fumata nera di inizio agosto e la pausa estiva, la questione dell'orario di lavoro restava il principale nodo da sciogliere, insieme alle risorse. La chiusura dell'accordo dovrebbe essere dunque vicina.

"In questa fase si sta parlando soprattutto di orario di lavoro eccedente, che resta il tema principale - spiega in una diretta Facebook Pierino Di Silverio, segretario Anaao, principale sindacato della dirigenza medica e fra i più critici nel corso delle trattative - e su cui ci andiamo verso una convergenze, che però non può prescindere dai numeri", sottolinea riconoscendo "il grande sforzo" fatto dall'Aran. "Ma va stabilito un principio netto. Finora le aziende avevano la possibilità di chiedere delle ore di lavoro in più non retribuendole, o meglio facendo rientrare in una retribuzione fittizia. Vogliamo scardinare questo e introdurre il principio che le ore di lavoro in più devono essere pagate - rimarca Di Silverio - e su questo abbiamo trovato una sorta di accordo. Non si può continuare a lavorare un numero di ore illimitate, ci deve essere un tetto e su questo stiamo lavorando. Sono principi elementari che devono essere calati in un contratto, che è complesso nella sua formulazione. Speriamo di arrivare a una sintesi, non si può andare avanti in eterno. Se ci sarà questa convergenza chiuderemo il rinnovo, altrimenti dovremo prendere atto che non è stato possibile, ma siamo fiduciosi. Sia chiaro che vogliamo un contratto con miglioramenti sostanziali".



20 settembre 2023
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