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Mandelli (FOFI): “Farmacisti pronti a sanità digitale ma occorre meno burocrazia”

Il presidente: “Oggi i farmacisti sono pronti a rispondere alle nuove sfide della sanità digitale, a beneficio di pazienti e cittadini. Ma per dedicarsi alle persone, c’è bisogno di ridurre gli oneri burocratici che gravano sul lavoro quotidiano dei professionisti”.

“La burocrazia, in tutti i settori, è una malattia terribile che sta imbrigliando il nostro futuro ed è il primo ostacolo da rimuovere per costruire un servizio sanitario efficiente e moderno, che metta al centro le persone e i loro bisogni di salute. Oggi la Sanità italiana sta vivendo un momento di grandi opportunità e di grandi sfide: sburocratizzare e digitalizzare devono essere le priorità di intervento per realizzare l’obiettivo di migliorare l’accesso ai servizi sanitari e garantire ai pazienti una presa in carico continuativa e integrata tra ospedale e territorio e all’interno delle reti assistenziali di prossimità. La telemedicina e l’intelligenza artificiale stanno radicalmente modificando l’approccio alla medicina e dovranno inevitabilmente orientare l’evoluzione organizzativa dell’intero sistema sanitario. L’elevato livello di informatizzazione e le competenze digitali dei farmacisti hanno dimostrato, anche durante l’emergenza pandemica, di poter contribuire a migliorare l’assistenza ai cittadini e l’efficienza del Sistema. Oggi i farmacisti sono pronti a rispondere alle nuove sfide della sanità digitale, a beneficio di pazienti e cittadini. Ma per dedicarsi alle persone, c’è bisogno di ridurre gli oneri burocratici che gravano sul lavoro quotidiano dei professionisti”. Lo ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), alla XVIII Edizione del Forum Meridiano Sanità in corso a Roma.

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