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Specializzandi. Anaao Giovani e Als: “Dal Ministero della Salute svolta epocale sul rispetto dell’orario di lavoro”


“Anche per gli specializzandi valgono le medesime regole comunitarie relative alla durata massima di 48 ore dell’orario di lavoro medio settimanale, al periodo di riposo minimo giornaliero di 11 ore consecutive, nonché al periodo di riposo settimanale minimo di 24 ore consecutive” e quanto stabilisce una nota del Ministero in linea con la normativa europea

23 FEB -

“Il settore Anaao Giovani e l’Associazione ALS ringraziano la Direzione Generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del SSN del Ministero della Salute, e più precisamente la Direttrice Dott.ssa Mariella Mainolfi, per la recente nota inerente il rispetto dell’orario di lavoro dei medici in formazione specialistica. Tale nota ribadisce che per i medici specializzandi fa fede la Normativa Europea 2003/88/CE che ha di fatto consolidato e sostituito le precedenti direttive 93/104/CE e 2000/34/CE, con la conseguenza che anche per questi ultimi vigono le medesime regole comunitarie relative alla durata massima di 48 ore dell’orario di lavoro medio settimanale, al periodo di riposo minimo giornaliero di 11 ore consecutive, nonché al periodo di riposo settimanale minimo di 24 ore consecutive”.

È quanto comunicano in una nota Anaao Giovani e Als.

“Non si può non considerare questa recente nota come una svolta epocale – scrivono gli specializzandi – considerato che deriva anche e soprattutto da nostre diverse segnalazioni e considerato soprattutto che contiene una formale raccomandazione alla massima diffusione di quanto espresso affinché nell’ambito delle reti assistenziali sia garantito il ricorso a strumenti di rilevazione delle presenze, sollecitandone l’implementazione ed il rafforzamento presso le strutture sanitarie delle reti ove si svolge la formazione, raccomandazione già recepita dal Ministero dell’Università ed inviata a tutti gli atenei sede di scuola di specializzazione. È la conseguenza di anni di attività di rappresentanza, che ci impegniamo a incrementare, per mettere fine a troppe situazioni in cui gli specializzandi, in barba alla normativa vigente, fungono da tappabuchi in troppi reparti universitari con orari di lavoro non compatibili con le normative. Auspichiamo, in considerazione di questa recente, un rapido insediamento del nuovo Osservatorio Nazionale della Formazione Sanitaria per iniziare subito a lavorare agli accreditamenti 2024”.



23 febbraio 2024
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