Formazione. Federspecializzandi: "Molto preoccupati per 'stretta' alle specializzazioni"
E' la richiesta contenuta in una lettera aperta destinata ai due ministri Lorenzin e Carrozza. I recenti tagli hanno determinato "una evidente strozzatura del percorso formativo medico destinata a determinare un grave danno sociale ed economico"
03 MAG - La costituzione di un tavolo per discutere della riduzione del numero di nuovi contratti di formazione specialistica, della riforma del sistema di formazione medica e dell’accesso al mondo del lavoro dei medici. E’ la richiesta avanzata da
Federspecializzandi in una lettera aperta indirizzata ai ministri Beatrice Lorenzin e Maria Chiara Carrozza.
Federspecializzandi osserva che il numero di nuovi contratti di formazione specialistica è passato dalle “5mila unità, cifra stabile negli ultimi 6 anni, a 4500 unità, con un taglio pari al 10%. Complessivamente, i posti di formazione post laurea disponibili per il corrente anno accademico ammontano a 5424 unità, a fronte di un numero di laureati in medicina e chirurgia che, nel 2011, sfiora quota 6500”. Numeri che destano quindi estrema preoccupazione e che indicano come “si stia aprendo un divario tra il numero di laureati in medicina e coloro che hanno accesso alla formazione post-laurea, attuale prerequisito per poter accedere alle posizioni lavorative del Servizio sanitario nazionale (Ssn)”. Secondo Federspecializzandi, quella che si va configurando è quindi una “evidente strozzatura del percorso formativo medico destinata a determinare un grave danno sociale ed economico”.
E’ sulla base di queste valutazioni che viene richiesto un incontro urgente con i due ministri per discutere nel dettaglio i numeri e per “la costituzione di un tavolo di lavoro che coinvolga, oltre i due ministeri, anche i rappresentanti del mondo universitario, della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri (Fnomceo), del Ssn, dei medici in formazione specialistica e degli studenti in medicina e chirurgia, al fine di fornire risposte politiche urgenti alla prospettata situazione di crisi”.
03 maggio 2013
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