Specializzandi '82-91. In 480 ritirano risarcimento da 40mila euro a testa
La somma è stata corrisposta dopo che il Codacons aveva avviato un contenzioso volto a far ottenere agli specializzandi italiani le remunerazioni loro spettanti, riconosciute dalla Comunità europea, ma mai erogate dallo Stato. A gennaio era arrivata la sentenza della Corte d'Appello di Roma.
04 MAG - Dopo una lunga battaglia, 480 medici specializzati hanno finalmente ritirato, attraverso il Codacons, altrettanti vaglia per un importo pari a circa 40mila euro ciascuno, pari a 19,2 milioni di euro. Si tratta della somma dovuta, e mai corrisposta, a coloro che hanno svolto la formazione tra il 1982 e il 1991 senza essere retribuiti. Nel complesso sono oltre 120mila le persone coinvolte nella vicenda.
L'Associazione dei consumatori aveva infatti avviato un contenzioso volto a far ottenere ai medici specializzandi italiani le remunerazioni loro spettanti, riconosciute dalla Comunità europea, ma mai erogate dallo Stato. "Appena laureata ho frequentato come tanti colleghi i corsi di specialistica, prestando servizio senza essere retribuiti. Non sapevamo allora che era nostro diritto, che la Comunità Europea prevede retribuzione per gli specializzandi - spiega Silvia Calzolari, il medico che ha catalizzato le energie di tutti i colleghi in questa battaglia - Quei soldi, all'epoca, sarebbero stati provvidenziali per me, per tutti noi, invece sfruttati brutalmente e a lungo. Ringrazio il Codacons e vado avanti, perchè oggi ritiriamo solo una quota di quanto previsto dalla Comunita' europea, circa la metà dell'importo oltre gli interessi maturati lungo tutti questi anni".
Esulta anche Carlo rienzi, presidente del Codacons. "Abbiamo obbligato lo Stato italiano a pagare finalmente i suoi debiti. Siamo arrivati ad un risultato parziale e già guardiamo alla finale: proporremo un disegno di legge e lo presenteremo al nuovo Parlamento, augurandoci di chiudere velocemente una transazione, nell'interesse di tutti".
A fine 2012 due sentenze del Tribunale di Roma avevano sancito rimborsi per 36 milioni di euro. E lo scorso gennaio anche la Corte d’Appello capitolina si era pronunciata in favore dei medici specialisti.
04 maggio 2013
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