Acn Medicina convenzionata/2. Milillo (Fimmg): “Atto d’indirizzo arrogante. Non firmeremo mai convenzione peggiorativa”
A quattro giorni dall’apertura del Tavolo di trattativa il segretario del principale sindacato dei medici di famiglia boccia la piattaforma programmatica della Sisac: “Si vuole annullare il rapporto di fiducia tra medico e paziente relegando l'assistenza al malato cronico”. E ancora: “Il medico convenzionato non deve rispondere ai diktat di Asl o Regioni”. E poi ribadisce il suo “no” ad una sanità territoriale in chiave ospedalocentrica.
07 APR - “Un atto di indirizzo arrogante pieno di bugie coperte da riferimenti legislativi fatto dalle regioni colpite da una sindrome delirante, a queste condizioni non firmeremo mai una convenzione peggiorativa”. Queste le parole dure, nei confronti della Sisac, delle Regioni e dell'atto di indirizzo, del Segretario Nazionale della Fimmg,
Giacomo Milillo, al Congresso Regionale della Fimmg Lazio a Ferentino. (
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Senza troppi giri di parole Milillo ne ha anche per le Regioni e in special modo per l'Emilia Romagna: “Non possono coesistere un governo emiliano ed uno centrale nazionale. E ciò non va bene”.
Tornando alla piattaforma negoziale Milillo precisa come “la Sisac vuole annullare il rapporto di fiducia tra medico e paziente relegando l’assistenza al malato cronico”. E sul ruolo del Mmg è chiaro: “Il medico convenzionato non deve rispondere ai diktat delle Asl o Regioni. I mmg rispondono alle convenzioni, non hanno padroni e rispondono solo al contratto, ed essi non devono essere più valutato sulle ricette prescritte, ma su indicatori diversi, non è detto che se un medico prescrive di più lavori male, magari non ricovera e fa risparmiare di più.
Ma il punto focale per il segretario Fimmg è che “le case della Salute, così come sono strutturate, sono figlie di una logica ospedalocentrica”. Una visione contestata dal segretario Fimmg perché così facendo i “professionisti saranno manovali dell’assistenza e i cittadini prodotti dell’assistenza. Il medico convenzionato non deve rispondere ai diktat delle asl o regioni, risponde alle convenzioni, non ha padroni e non deve essere più valutato sulle ricette prescritte, ma su indicatori diversi, non è detto che se un medico prescrive di più lavori male, magari non ricovera e fa risparmiare di più”.
Poi Milillo è tornato sulla questione del contratto a costo zero. “Il costo zero era un provocazione, intesa a sottolineare come il congelamento della massa salariale al 2010 sia maggiore di quella di adesso”.
“Spieghiamo a tutti – conclude - cosa realmente sarebbe la sanità senza di noi in termini di salute”.
Un clima che si sta surriscaldando quindi. Domani, 8 aprile, la Fimmg presenterà una sua piattaforma programmatica “per rimarcare le profonde differenze rispetto a quanto pubblicato finora sulla stampa e attribuito alla piattaforma negoziale Sisac”. Intanto, già qualche da settimana su Twitter vi sono due hashtag (#acn2014fimmg e #lalottabuona) dedicati proprio all’imminente trattativa e il tono dei messaggi su alcuni punti nodali è evidente: “Rapporto di lavoro convenzionato coordinato, ma il più lontano possibile da regole tipiche del lavoro dipendente”. E ancora: “No alla tossico-pseudodipendenza della medicina generale voluta dai pusher del funzionariato regionale”.
Motori caldi, dunque, ma il rischio che vadano ‘su di giri’ è molto elevato.
07 aprile 2014
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