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Snami replica a Milillo: “Accuse superficiali e fuorvianti. A grandi numeri corrispondono grandi responsabilità”


Il sindacato autonomo risponde alla lettera del segretario della Fimmg. “Siete i più numerosi così come più grande è la vostra responsabilità per quello che sta succedendo alla medicina generale”. Testa: “Chi ha voluto la Balduzzi sappia tornare indietro”.

04 MAG - Lo Snami replica alla lettera del segretario nazionale della Fimmg. “Ritengo che le accuse di Milillo sulla stampa rivolte ad ‘alcuni irresponsabili esponenti nazionali della medicina generale’ siano confuse, superficiali e fuorvianti – afferma il presidente dello Snami, Angelo Testa -. Soprattutto vorrei ricordare al sindacato maggioritario che ‘guarda dall'alto’ gli altri sindacati, definendoli sindacatini, che a grandi numeri corrisponde grande responsabilità nella attuale situazione negativa della Medicina Generale. Voglio altresì ricordare ‘dal basso’ il passo, che è tutto un programma, della relazione di Milillo  al 70° Congresso Nazionale  FIMMG del 6-11 ottobre 2014 ‘Non la volontà delle Regioni, ma il Decreto Balduzzi, trasformato in Legge dal Parlamento, dopo un lungo confronto all’ultima virgola, che solo la forza e la caparbietà della  FIMMG, unita alla determinazione del Ministro, hanno potuto portare a buon fine, ha comunque imposto le attuali trattative per la riscrittura normativa della convenzione. Quello che volevamo’”.
 
“E' paradossale – sottolinea Francesco D'Accardi, vicepresidente nazionale - che dei sindacalisti di professione abbiano rimosso dalla loro memoria che la Medicina Generale si stia infognando grazie alla legge Balduzzi ed è altrettanto demenziale che lo sciopero “salvifico“ avrebbe lo scopo di accelerare l'applicazione di quella legge scellerata. Altrettanto paradossale, “rigirando la frittata”, nella più estrema disinformazione, è che si abbia anche la faccia tosta di etichettarci come "irresponsabili" perché non seguiamo questo percorso “in perdita’”.
 
“Non abbiamo aderito allo sciopero - continua Gianfranco Breccia, segretario nazionale - perché non siamo disponibili a una propagandistica presa in giro dei Cittadini e dei Medici. La Balduzzi ci renderebbe ancor di più dipendenti di fatto, malamente camuffati da libero-professionisti di pura facciata, e soprattutto perché decurterebbe i nostri emolumenti. Lo abbiamo detto fin dalla prima ora che l’applicazione al nuovo ACN delle legge Balduzzi sarebbe stato in perdita per la categoria, quando chi invece la caldeggiava a spron battuto e si impegnava con TUTTE le sue forze perché venisse applicata il più velocemente possibile. E adesso ne vediamo i risultati. Chi è lo stolto che sciopera perché gli si riduca lo stipendio?”.
 
“Il nostro agire da ‘irresponsabili’ – evidenzia Salvatore Santacroce, vicesegretario nazionale - è stato un voler rallentare in vista dell'enorme iceberg contro il quale ci stiamo dirigendo, un “normale “comportamento in risposta all'appello perentorio del Comandante del Titanic/o sindacato .Quando il segretario nazionale della Fimmg  dice che lo sciopero del 19 maggio è l’unica arma che abbiamo per risolvere la situazione in cui ci troviamo, che la medicina generale sta per essere consegnata ai burocrati delle Regioni, che “alcuni irresponsabili esponenti nazionali della medicina generale”, visto che sono contrari all’accelerazione dell’applicazione delle Legge Balduzzi, non riescono ad avere una chiara percezione delle difficoltà e dei pericoli del momento, probabilmente ha scarsa o nulla considerazione del livello intellettivo di coloro ai quali si rivolge”.
 
“Dobbiamo sempre guardare con sospetto - aggiunge Nino Grillo, vicesegretario nazionale - quei  capi, lontani dalla vita reale, che non sanno neanche che vige l'obbligo di visitare un paziente per potergli redigere il certificato di malattia. Ma come possono sostenere coloro i quali  hanno voluto la Balduzzi, che si sta dimostrando inapplicabile  e pericolosa, di scioperare  contro quello che loro stessi hanno voluto e preteso? Eppure si era sottolineato a gran voce il pericolo che si sarebbe perso il rapporto di fiducia medico- paziente con  il rischio per  i nostri infermieri e collaboratori di studio di perdere il loro posto di lavoro. Allora una Rifondazione o un Suicidio della Medicina Generale?”
 
“Di conseguenza - ribadisce Pasquale Orlando, tesoriere nazionale - l’unica possibilità che abbiamo di evitare la catastrofe,  non è accelerare l’applicazione della Legge Balduzzi,  ma  la sua rimodulazione in modo da rimettere al centro del territorio  il medico di medicina generale e il cittadino - paziente che non possono essere ridotti a meri soggetti passivi di un sistema che risponde solo a logiche economicistiche travestite da "efficientismo peloso" che nasconde una politica di tagli. Infatti, in tutto questo, non si vede un cent di investimento nel territorio e nella sua effettiva implementazione. Solo bastonate ai medici di medicina generale, con lo scopo di trasformarli in burocrati, sottopagati, demolendo il rapporto di fiducia medico-paziente che tutti ci invidiano”.
 
“In buona sostanza - conclude Domenico Salvago, addetto stampa nazionale -. Se sciopero questo dovrà essere, o altra forma di protesta congiunta più incisiva, dovrà essere in ogni caso per migliorare le condizioni lavorative ed economiche dei Medici di Medicina Generale e non per peggiorarle. Calerei un velo pietoso sulle offese ricevute, che rimandiamo al mittente, e sul tentativo, mal riuscito, di distorcere la realtà. Anche per questo diverso approccio alla professione e alle “vere o presunte verità “siamo orgogliosi di militare in sindacati differenti .Andrei comunque avanti. Perché non ci fermiamo per 6 mesi? Ci incontriamo subito, rimoduliamo la Balduzzi tenendo conto delle reali condizioni economiche del momento e scriviamo un contratto che abbia come imperativo la conditio sine qua non che i Medici non subiscano decurtazioni economiche e peggioramenti lavorativi anche a carico degli utenti-pazienti”.

04 maggio 2015
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