Sciopero medici. De Biasi (PD): “È un segnale di sofferenza. Governo sappia intrecciare dialogo”
Per la presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato la protesta dei camici bianchi. “Siamo in una fase di cambiamento della medicina, ma non dei suoi valori, ed è impensabile un Servizio Sanitario che non valorizzi la professione medica, a maggior ragione se vogliamo mantenere i principi di universalismo, equità e solidarietà che hanno fatto grande la sanità italiana".
15 DIC - "Lo sciopero di oltre 250.000 medici è un segnale di sofferenza di tanti professionisti, diversi fra loro per provenienza culturale e per funzioni esercitate, che in questi anni, insieme alle altre professioni sanitarie, hanno retto il nostro Servizio Sanitario Nazionale, in una situazione di obiettiva difficoltà economica e organizzativa". A sostenerlo è
Emilia Grazia De Biasi, Presidente della Commissione Sanità del Senato, che aggiunge: "siamo in una fase di cambiamento della medicina, ma non dei suoi valori, ed è impensabile un Servizio Sanitario che non valorizzi la professione medica, a maggior ragione se vogliamo mantenere i principi di universalismo, equità e solidarietà che hanno fatto grande la sanità italiana".
Per questo, prosegue la Senatrice Pd, "si impone una svolta in favore dei contratti, del rispetto della professione nel rispetto del valore dell'appropriatezza, della dignità del lavoro e dei suoi orari,della qualificazione della formazione dei giovani medici. É una battaglia che deve unire il mondo della sanità, dei medici e delle professioni sanitarie. In gioco c'è la tutela della salute dei cittadini e la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale". Insomma, conclude De Biasi, "anche per questo sono vicina a quanti attraverso il loro disagio intendono indicare una nuova strada da percorrere insieme per la sanità del futuro. Sono certa che il Governo saprà presto intrecciare un dialogo indispensabile per la qualità del nostro Servizio Sanitario Nazionale".
15 dicembre 2015
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