Comitati etici. Simla: “Sì a riduzione, ma imprescindibile loro molteplicità sul territorio”
Così il presidente Claudio Buccelli è intervenuto sulla prossima entrata in vigore del Regolamento U.E. n. 536/2014 sulla sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano. L'auspicio della Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni è che "venga a cadere la distorta opinione che gli stessi vadano aboliti per essere sostituiti da un Unico Comitato Etico nazionale".
18 LUG - “La Società italiana di medicina legale e delle assicurazioni (Simla) esprime profonda soddisfazione per la verificata concorde opinione che pur nel riassetto organizzativo e funzionale dei Comitati Etici Territoriali venga a cadere la distorta opinione che gli stessi vadano aboliti per essere sostituiti da un Unico Comitato Etico nazionale". Così il presidente
Claudio Buccelli In riferimento alla prossima entrata in vigore del Regolamento U.E. n. 536/2014 sulla sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano, discussa lo scorso il 12 luglio 2016 durante un
convegno presso il Senato della Repubblica promosso dal Senatore Lucio Romano, Vicepresidente della Commissione Politiche dell’Unione europea, sul futuro dei Comitati Etici.
“I partecipanti al Convegno hanno infatti convenuto sulla impossibilità che un Comitato Unico nazionale possa mai far fronte alle complesse esigenze di analisi e valutazione di tutti i protocolli di ricerca del nostro Paese, per di più con il forte rischio di scindere la valutazione scientifica da quella etica della sperimentazione. Per converso va riaffermato l’insostituibile ruolo dei Comitati Etici Territoriali nella loro vigilanza di rispetto nella ricerca dei valori fondamentali della vita, della integrità psico-fisica, della dignità, della libertà, dell’autonomia della persona”, prosegue Buccelli.
“La Simla rileva che, pur nella eventuale riduzione del numero dei Comitati Etici Territoriali, rimane imprescindibile la loro molteplicità sul territorio nazionale, con ulteriore evoluzione di qualità, che rappresenta garanzia non solo della fondamentale ed appropriata tutela delle persone incluse nei protocolli di ricerca, ma anche del valore del pluralismo sociale che è alla base del concetto stesso di democrazia. In tale prospettiva ritiene che il Convegno ha costituito un momento fondamentale di chiarificazione dei problemi connessi con la sperimentazione clinica e di un apprezzabile evoluzione qualitativa della presenza della riflessione bioetica nella ricerca scientifica”, conclude il presidente della Simla Claudio Buccelli.
18 luglio 2016
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