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Sicurezza in chirurgia: l’Acoi individua 20 best practice


85 azioni critiche e 20 best practice per ridurre l’errore medico, e un portale dedicato al contenzioso medico creato da camici bianchi e giuristi. Sono queste le novità che arrivano dalla Società italiana di chirurgi ospedalieri (Acoi)

31 MAG - Nonostante la diffusione delle best practice per la sicurezza in ambito chirurgico segni ancora il passo – le adottano in media meno del 40% delle strutture – non mancano casi di eccellenza: la quasi totalità delle strutture attente alla sicurezza verifica, infatti, apparecchiature, presidi e farmaci e procede all’identificazione del paziente. Comportamenti virtuosi che hanno consentito di individuare 85 azioni critiche indispensabili per garantire la sicurezza del paziente e 20 best practice.
A fotografare lo stato dell’arte della sicurezza in ambito chirurgico è Società italiana di chirurgi ospedalieri (Acoi) che ha presentato, in occasione del suo 29° Congresso, i primi dati del progetto Q&SManuale di qualità e sicurezza in chirurgi ideato in partnership con il Mip, la Business School del Politecnico di Milano.
Dai dati è emerso che il 95% delle strutture che hanno aderito al progetto Q&S, verifica apparecchiature, presidi e farmaci e il 96% procede all’identificazione del paziente. Per quanto riguarda la gestione clinica, il 94,5% dei blocchi operatori la mette in pratica. Mentre il 95% procede alla documentazione e alla verifica di tracciabilità.
Il progetto è articolato secondo un percorso di formazione a 3 livelli sequenziali, in cui sono coinvolte 25 aziende per ogni edizione. Lungo tutto il processo, che va dalla prima visita specialistica fino alla dimissione, sono state identificate 85 azioni critiche indispensabili per garantire la sicurezza del paziente e la qualità delle cure prestate. Non solo per il corretto svolgimento di queste attività sono state individuate più di 20 best practice riconosciute e documentate a livello internazionale, per le quali l’evidenza medica o il consenso di esperti assicura un contributo positivo all’innalzamento degli standard di sicurezza del paziente chirurgico.
 
Nasce nuovo portale su medicina e legalità
 
Sentenze, evidenze giuridiche, circolari, insomma tutto quello che può servire ai medici così come ai magistrati o agli anestesisti sul tema del contenzioso medico saranno presto disponibili on line collegandosi al portale www.acoi.t/medicinaelegalita. Nato su iniziativa Acoi il nuovo portale, è il frutto di una cooperazione tra magistrati, giuristi, anestesisti, chirurghi e medici legali. L’obiettivo è quello di soddisfare l’esigenza di un percorso di riconoscimento reciproco tra le categorie coinvolte, sui temi più caldi del contenzioso medico. “Alcune società scientifiche, ma non Acoi – spiega Luciano Landa, vicepresidente Acoi - in passato hanno segnalato ai magistrati una lista di periti di cui servirsi in caso di contenzioso. Ovviamente la proposta non è stata ben vista. I chirurghi ospedalieri, invece, hanno scelto un percorso diverso, basato sul riconoscimento reciproco per far capire come è cambiata la chirurgia. Il portale, così come l’intero progetto – prosegue Landa –rappresentano il primo esperimento organico di cooperazione multidisciplinare in Italia”.

31 maggio 2010
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